Punto di partenza della ricerca e’ stato quello di intendere il paesaggio rurale quale forma di estrinsecazione delle colture agricole sul territorio e la dimora rurale l'esplicitazione dell'organizzazione dell'ambiente, in quanto centro di riferimento e fulcro delle caratteristiche economiche dell'azienda, mentre obiettivo specifico della ricerca e’ stato quello di costruire un archivio catalografico dei fabbricati rurali, partendo dalle indicazioni dell'art. 15 della Legge Regionale 8 marzo 1990 n.13 e dell’art. 16 delle Norme Tecniche di Attuazione del PTC della provincia di Ascoli Piceno. Preliminarmente all'avvio del censimento e della catalogazione si e’ ritenuto necessario definire compiutamente sia il punto di partenza per la selezione del bene-oggetto, sia i criteri, le procedure e la metodologia per l'acquisizione dei dati e la costruzione delle informazioni - schede. In primo luogo, d'intesa con l'amministrazione comunale, e’ stato definito l'oggetto del censimento, e cioe’ tutti i fabbricati rurali presenti al Catasto gregoriano. L'utilizzazione di questa base cartografica, in alternativa alle tavole di fine '800 dell'IGM (in scala 1:100.000) cosi’ come previsto dalla normativa regionale in materia, ha permesso una puntuale localizzazione del bene da censire. In secondo luogo, per una piu’ attenta e puntuale definizione delle caratteristiche dei beni da censire, si e’ determinato di integrare la scheda tipo predisposta dalla Regione Marche e quella suggerita dal PTC della Provincia di Ascoli Piceno con le indicazioni metodologiche dell’ICCD per la catalogazione territoriale dei beni architettonici e ambientali, tra i cui obiettivi vi e’ quello della messa in evidenza delle fondamentali relazioni tra bene e territorio, con la precisa collocazione nel contesto di appartenenza e di riferimento del bene oggetto della catalogazione stessa. Alla collocazione territoriale e’ infatti connessa la descrizione del bene, a cui, sono relazionate, a loro volta, sia le ulteriori fonti (documentarie, bibliografiche, archivistiche, cartografiche, iconografiche, fotografiche, ecc.), sia, eventualmente, altre banche dati di ulteriori enti o soggetti. Gli edifici rurali oggetto del censimento - e quindi mappati, numerati e classificati sulla base del sopralluogo effettuato - sono risultati nel totale piu’ di 800. Di questi, 130 sono risultati o inaccessibili, o non piu’ esistenti, o ridotti allo stato di rudere, o beni non ricadenti nella tipologia oggetto della ricerca (chiesa, monastero, annesso agricolo, ecc.). La catalogazione analitica ha pertanto riguardato i 670 beni individui gia’ presenti al Catasto gregoriano e ancora presenti nel territorio ascolano, in forma quanto piu’ esaustiva possibile, ma soprattutto implementabile e aggiornabile, proponendosi come tassello per la costruzione di un sistema informativo territoriale piu’ complesso. La struttura della scheda di catalogo approntata e’ articolata in sette ambiti tematici, costituiti da gruppi di dati omogenei che concorrono alla descrizione di particolari caratteristiche: i codici di catalogazione, la struttura del complesso o gerarchia, la localizzazione, il sistema urbanistico ambientale di riferimento, le notizie storiche, il bene catalogato, l'apparato documentario. Al fine di facilitare quanto piu’ possibile l'utenza nell'accesso e nell'uso delle informazioni, la banca dati e’ fornita di una interfaccia amichevole. Il passo successivo e’ stato quello di approntare un sistema informativo geografico, interfacciando il data-base che gestisce le schede di catalogo ad una cartografia informatizzata, attraverso la georeferenziazione dei singoli beni, da cui sono stati estratti una serie di tematismi organizzati in tavole alle scale 1:10.000.

La dimora rurale nel territorio del comune di Ascoli Piceno, 2 fasi, 1997-1998 e 2000-2001. Incarico conferito dal Comune di Ascoli Piceno alla Facolta’ di Architettura di Ascoli Piceno, Universita’ di Camerino / F., Cervellini; Ippoliti, Elena. - (2001).

La dimora rurale nel territorio del comune di Ascoli Piceno, 2 fasi, 1997-1998 e 2000-2001. Incarico conferito dal Comune di Ascoli Piceno alla Facolta’ di Architettura di Ascoli Piceno, Universita’ di Camerino.

IPPOLITI, ELENA
2001

Abstract

Punto di partenza della ricerca e’ stato quello di intendere il paesaggio rurale quale forma di estrinsecazione delle colture agricole sul territorio e la dimora rurale l'esplicitazione dell'organizzazione dell'ambiente, in quanto centro di riferimento e fulcro delle caratteristiche economiche dell'azienda, mentre obiettivo specifico della ricerca e’ stato quello di costruire un archivio catalografico dei fabbricati rurali, partendo dalle indicazioni dell'art. 15 della Legge Regionale 8 marzo 1990 n.13 e dell’art. 16 delle Norme Tecniche di Attuazione del PTC della provincia di Ascoli Piceno. Preliminarmente all'avvio del censimento e della catalogazione si e’ ritenuto necessario definire compiutamente sia il punto di partenza per la selezione del bene-oggetto, sia i criteri, le procedure e la metodologia per l'acquisizione dei dati e la costruzione delle informazioni - schede. In primo luogo, d'intesa con l'amministrazione comunale, e’ stato definito l'oggetto del censimento, e cioe’ tutti i fabbricati rurali presenti al Catasto gregoriano. L'utilizzazione di questa base cartografica, in alternativa alle tavole di fine '800 dell'IGM (in scala 1:100.000) cosi’ come previsto dalla normativa regionale in materia, ha permesso una puntuale localizzazione del bene da censire. In secondo luogo, per una piu’ attenta e puntuale definizione delle caratteristiche dei beni da censire, si e’ determinato di integrare la scheda tipo predisposta dalla Regione Marche e quella suggerita dal PTC della Provincia di Ascoli Piceno con le indicazioni metodologiche dell’ICCD per la catalogazione territoriale dei beni architettonici e ambientali, tra i cui obiettivi vi e’ quello della messa in evidenza delle fondamentali relazioni tra bene e territorio, con la precisa collocazione nel contesto di appartenenza e di riferimento del bene oggetto della catalogazione stessa. Alla collocazione territoriale e’ infatti connessa la descrizione del bene, a cui, sono relazionate, a loro volta, sia le ulteriori fonti (documentarie, bibliografiche, archivistiche, cartografiche, iconografiche, fotografiche, ecc.), sia, eventualmente, altre banche dati di ulteriori enti o soggetti. Gli edifici rurali oggetto del censimento - e quindi mappati, numerati e classificati sulla base del sopralluogo effettuato - sono risultati nel totale piu’ di 800. Di questi, 130 sono risultati o inaccessibili, o non piu’ esistenti, o ridotti allo stato di rudere, o beni non ricadenti nella tipologia oggetto della ricerca (chiesa, monastero, annesso agricolo, ecc.). La catalogazione analitica ha pertanto riguardato i 670 beni individui gia’ presenti al Catasto gregoriano e ancora presenti nel territorio ascolano, in forma quanto piu’ esaustiva possibile, ma soprattutto implementabile e aggiornabile, proponendosi come tassello per la costruzione di un sistema informativo territoriale piu’ complesso. La struttura della scheda di catalogo approntata e’ articolata in sette ambiti tematici, costituiti da gruppi di dati omogenei che concorrono alla descrizione di particolari caratteristiche: i codici di catalogazione, la struttura del complesso o gerarchia, la localizzazione, il sistema urbanistico ambientale di riferimento, le notizie storiche, il bene catalogato, l'apparato documentario. Al fine di facilitare quanto piu’ possibile l'utenza nell'accesso e nell'uso delle informazioni, la banca dati e’ fornita di una interfaccia amichevole. Il passo successivo e’ stato quello di approntare un sistema informativo geografico, interfacciando il data-base che gestisce le schede di catalogo ad una cartografia informatizzata, attraverso la georeferenziazione dei singoli beni, da cui sono stati estratti una serie di tematismi organizzati in tavole alle scale 1:10.000.
2001
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/422968
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