Un testo volutamente succinto, per presentare un’inedita accezione dell’espressione latina “ars topiaria” come arte della ricostruzione, nei grandi parchi ellenistici o nelle ville romane, di siti reali trasfigurati in luoghi deputati (τόποι) dalla letteratura o dalla filosofia. Su questa base trovano nuove letture le installazioni di Tiberio (Sperlonga, le dodici ville di Capri), di Nerone (la Domus Aurea come ottava meraviglia del mondo e contenitore delle altre sette), di Domiziano e di Adriano (non a caso Elio Sparziano riferisce il desiderio di Adriano di ricreare nella villa tiburtina i luoghi più significativi visitati nei suoi viaggi). Si sottolinea inoltre il ruolo dell’architetto (come Severo e Celere, magistri ac machinatores per Nerone) nella progettazione del paesaggio artificioso.
Ars Topiaria. Architetture e sculture vegetali nel giardino occidentale dall’antichità a oggi / Viscogliosi, Alessandro. - STAMPA. - (2004), pp. 16-21.
Ars Topiaria. Architetture e sculture vegetali nel giardino occidentale dall’antichità a oggi
VISCOGLIOSI, Alessandro
2004
Abstract
Un testo volutamente succinto, per presentare un’inedita accezione dell’espressione latina “ars topiaria” come arte della ricostruzione, nei grandi parchi ellenistici o nelle ville romane, di siti reali trasfigurati in luoghi deputati (τόποι) dalla letteratura o dalla filosofia. Su questa base trovano nuove letture le installazioni di Tiberio (Sperlonga, le dodici ville di Capri), di Nerone (la Domus Aurea come ottava meraviglia del mondo e contenitore delle altre sette), di Domiziano e di Adriano (non a caso Elio Sparziano riferisce il desiderio di Adriano di ricreare nella villa tiburtina i luoghi più significativi visitati nei suoi viaggi). Si sottolinea inoltre il ruolo dell’architetto (come Severo e Celere, magistri ac machinatores per Nerone) nella progettazione del paesaggio artificioso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.