Il saggio propone una lettura diacronica dei diversi approcci che hanno presieduto alla definizione dei rapporti tra città e sistemazione a verde delle aree libere, a partire dall’individuazione di tre fasi: - una fase di fondazione disciplinare, tra gli anni Venti e gli anni Quaranta; - una fase di consolidamento e diffusione, tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta; - una fase di ripensamento e riformulazione, a partire dagli anni Ottanta. L’esplicitazione delle “differenze” procede attraverso l’illustrazione di tre casi di studio esemplificativi e rappresentativi delle tre fasi, accomunati dalla centralità che in ognuno di essi si attribuisce al concetto di sistema: lo studio di Luigi Piccinato su “Le zone verdi del nuovo Piano Regolatore di Roma”, presentato nel 1931; lo studio dell’INU sul “Sistema del verde”, quale articolazione e specificazione del PRG di Roma del 1962; il “Piano del sistema del verde di Brescia”, cordinato da Vittoria Calzolari. L’analisi fa riferimento ai tre parametri della quantità, qualità e distribuzione utilizzati nello studio per il PRG del 1931, estendendone l’uso anche alle altre due fasi, e consentendo così di procedere ad una comparazione orizzontale, ponendo i presupposti per l’individuazione di punti di contatto e scostamenti.
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Titolo: | Città e spazi verdi nella storia della disciplina urbanistica | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2002 | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11573/418054 | |
Appartiene alla tipologia: | 02a Capitolo o Articolo |