Il Programma di Recupero e’ stato introdotto dalla Legge 61/98 come strumento - finanziario, organizzativo e urbanistico per la ricostruzione post-sismica - finalizzato alla definizione della pluralita’ degli interventi necessari per la ricostruzione dei tessuti urbani maggiormente danneggiati dal sisma, al miglioramento sismico del patrimonio edilizio e alla loro riqualificazione urbanistica e socio-economica. Conseguentemente, l’impostazione e’ stata quella di non mirare alla previsione di una sommatoria di singole opere, ma piuttosto di perseguire, attraverso una pluralita’ organica di interventi, l’obiettivo qualificante di garantire nel tempo il consolidamento, la stabilita’, la sicurezza, l'abitabilita’ e la funzionalita’ complessiva del sistema urbano nella sua interezza, nel rispetto dei valori storico-ambientali esistenti. La metodologia puo’ essere sintetizzata nelle seguenti fasi ed operazioni: - suddivisione del centro storico in comparti, in isolati di rilevamento e prima ipotesi di individuazione-numerazione (a tavolino) degli edifici (ovvero, delle unita’ edilizie continue da terra a cielo, isolate o di riconoscibile individualita’ tipologica, pur se strutturalmente aggregate ad altre); - documentazione di tutto l’abitato, con la ricomposizione di una cartografia 1:500, attraverso il mosaico delle mappe catastali dei piani terra e di tutti i grafici di rilievo esistenti, (con una verifica campionaria approfondita della loro attendibilita’, e con il rilievo diretto dei prospetti esterni degli isolati); - sopralluoghi e schedatura di ogni unita’ immobiliare-funzionale del centro per l’accertamento del danno subito (da classificare secondo quattro livelli predeterminati in funzione dei fenomeni riscontrati) e la valutazione del suo grado di vulnerabilita’ (anch’esso distinto in tre valori di una scala predeterminata); - schedature-certificazioni su modelli preformati del tipo GNDT dei parametri suddetti, sintetizzate per unita’ di edificio. In tale fase operativa sono state anche attentamente vagliate le certificazioni di varia provenienza effettuate immediatamente dopo le scosse e sono stati raccolti dati aggiuntivi sulle effettive destinazioni d’uso degli immobili, con la formulazione di un giudizio sulla loro congruita’; - mappatura 1:2000 per l’intero centro storico dei valori accertati di danno e vulnerabilita’ per unita’ di edificio; - analisi tematiche del tessuto urbano ai fini della individuazione e determinazione del grado di vulnerabilita’ urbana dello stesso nel suo insieme - densita’ e omogeneita’ tipologica del tessuto, morfologia degli aggregati in rapporto alla rete viaria, analisi della stratificazione edilizia, in rapporto alla storia sismica del luogo e alle ricostruzioni, ecc. Tali operazioni hanno esaurito la fase conoscitiva, con la rapidita’ motivata dall’urgenza, ed hanno consentito l’elaborazione dei documenti propositivi del Programma costituiti in sintesi da: - valutazione parametrica (secondo la metodologia unificata e il preziario stabiliti dalla Legge) dei costi di riparazione e di miglioramento sismico per unita’ di edificio, e la redazione del Piano dei fabbisogni finanziari; - progetto di mitigazione del rischio sismico complessivo, con l’individuazione e l’attrezzatura della rete “sicura” delle vie di fuga e dei luoghi di raccolta, e la determinazione degli edifici e dei luoghi strategici da portare alle condizioni di massima sicurezza; - determinazione ai fini attuativi delle unita’ inderogabili di intervento (individuate in quei complessi edilizi omogenei e interagenti per caratteristiche strutturali, tipologiche, architettoniche e urbanistiche, valutando al contempo le condizioni di proprieta’ e di agevole cantierabilita’ degli stessi) per le quali sono stati prescritti, appunto Interventi Unitari, con le relative procedure attuative e priorita’; - normativa tecnica per l’esecuzione degli interventi.

Programma di Recupero Camerino in attuazione Legge 61/98. Zone VIII e IX, Facolta’ di Architettura di Ascoli Piceno dell’Universita’ degli Studi di Camerino su incarico del Comune di Camerino / F., Cervellini; Ippoliti, Elena. - (1998).

Programma di Recupero Camerino in attuazione Legge 61/98. Zone VIII e IX, Facolta’ di Architettura di Ascoli Piceno dell’Universita’ degli Studi di Camerino su incarico del Comune di Camerino.

IPPOLITI, ELENA
1998

Abstract

Il Programma di Recupero e’ stato introdotto dalla Legge 61/98 come strumento - finanziario, organizzativo e urbanistico per la ricostruzione post-sismica - finalizzato alla definizione della pluralita’ degli interventi necessari per la ricostruzione dei tessuti urbani maggiormente danneggiati dal sisma, al miglioramento sismico del patrimonio edilizio e alla loro riqualificazione urbanistica e socio-economica. Conseguentemente, l’impostazione e’ stata quella di non mirare alla previsione di una sommatoria di singole opere, ma piuttosto di perseguire, attraverso una pluralita’ organica di interventi, l’obiettivo qualificante di garantire nel tempo il consolidamento, la stabilita’, la sicurezza, l'abitabilita’ e la funzionalita’ complessiva del sistema urbano nella sua interezza, nel rispetto dei valori storico-ambientali esistenti. La metodologia puo’ essere sintetizzata nelle seguenti fasi ed operazioni: - suddivisione del centro storico in comparti, in isolati di rilevamento e prima ipotesi di individuazione-numerazione (a tavolino) degli edifici (ovvero, delle unita’ edilizie continue da terra a cielo, isolate o di riconoscibile individualita’ tipologica, pur se strutturalmente aggregate ad altre); - documentazione di tutto l’abitato, con la ricomposizione di una cartografia 1:500, attraverso il mosaico delle mappe catastali dei piani terra e di tutti i grafici di rilievo esistenti, (con una verifica campionaria approfondita della loro attendibilita’, e con il rilievo diretto dei prospetti esterni degli isolati); - sopralluoghi e schedatura di ogni unita’ immobiliare-funzionale del centro per l’accertamento del danno subito (da classificare secondo quattro livelli predeterminati in funzione dei fenomeni riscontrati) e la valutazione del suo grado di vulnerabilita’ (anch’esso distinto in tre valori di una scala predeterminata); - schedature-certificazioni su modelli preformati del tipo GNDT dei parametri suddetti, sintetizzate per unita’ di edificio. In tale fase operativa sono state anche attentamente vagliate le certificazioni di varia provenienza effettuate immediatamente dopo le scosse e sono stati raccolti dati aggiuntivi sulle effettive destinazioni d’uso degli immobili, con la formulazione di un giudizio sulla loro congruita’; - mappatura 1:2000 per l’intero centro storico dei valori accertati di danno e vulnerabilita’ per unita’ di edificio; - analisi tematiche del tessuto urbano ai fini della individuazione e determinazione del grado di vulnerabilita’ urbana dello stesso nel suo insieme - densita’ e omogeneita’ tipologica del tessuto, morfologia degli aggregati in rapporto alla rete viaria, analisi della stratificazione edilizia, in rapporto alla storia sismica del luogo e alle ricostruzioni, ecc. Tali operazioni hanno esaurito la fase conoscitiva, con la rapidita’ motivata dall’urgenza, ed hanno consentito l’elaborazione dei documenti propositivi del Programma costituiti in sintesi da: - valutazione parametrica (secondo la metodologia unificata e il preziario stabiliti dalla Legge) dei costi di riparazione e di miglioramento sismico per unita’ di edificio, e la redazione del Piano dei fabbisogni finanziari; - progetto di mitigazione del rischio sismico complessivo, con l’individuazione e l’attrezzatura della rete “sicura” delle vie di fuga e dei luoghi di raccolta, e la determinazione degli edifici e dei luoghi strategici da portare alle condizioni di massima sicurezza; - determinazione ai fini attuativi delle unita’ inderogabili di intervento (individuate in quei complessi edilizi omogenei e interagenti per caratteristiche strutturali, tipologiche, architettoniche e urbanistiche, valutando al contempo le condizioni di proprieta’ e di agevole cantierabilita’ degli stessi) per le quali sono stati prescritti, appunto Interventi Unitari, con le relative procedure attuative e priorita’; - normativa tecnica per l’esecuzione degli interventi.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/416905
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact