La collezione presentata, riguardava nuovi oggetti di merchandising per “La Sapienza”. L’idea era quella di costruire una sorta di story-board dove lo studente, uno tra i tanti nella folla metropolitana - nei mezzi pubblici, nei fast food o nei pub, al cinema come al parco - si porta dietro oggetti/segno che non lo marchiano ma lo identificano – secondo le modalità della personal-customization.L’oggetto/segno diventa codice del particolare status di soggetto in fieri che studente universitario vive trasformandosi nella società urbana e trasformandola esso stesso; e mentre scorrono queste “immagini metropolitane” gli oggetti si muovono, si cambiano, si addomesticano, si de-progettano e ri-progettano, si fondono con il corredo oggettuale gia in uso.
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Titolo: | La Sapienza Trademark |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2005 |
Handle: | http://hdl.handle.net/11573/416786 |
Appartiene alla tipologia: | 14h Organizzazione o curatela di mostra o esposizione |