From the first moment you see the seal cilindricoin Mesopotamia as tecnicoed aesthetic element of the ratification administrative affiancae replaces the more archaic seal mold, the glyptic of the Uruk period (3500-3100 BC approx.) - Which takes its name precisely from Uruk ( Warka), laprima city's history - has already un'ampiadiversificazione of topics. In some cases lescene engraved on the outer surface of the cilindrisembrano describe some rites (or insist on figuraeumane, animals and geometric allude to them), others offer the apparent schedule dellediverse administrative actions, but what riguardalo style, the figures in the field mostranogià a ratio astrattizzante that sometimes requires disvincolare the subject, often animal, its naturalecontesto and equips the image of un'armoniacompositiva. In this sense, the first improntedi cylinder seals appear to already report a messaggiopolivalente that closes the cycle dellacircolazione controlled goods, but it becomes a communication mediadi political, ideological and artisticaal the same time. The craftsman is therefore already a interpretedella "rhetoric of abundance" delleprime typical urban administrations and holds specifichecompetenze technological

Dal primo momento in cui compare il sigillo cilindrico in Mesopotamia come elemento tecnico ed estetico della ratifica amministrativa che affianca e sostituisce il più arcaico sigillo a stampo, la glittica del periodo di Uruk (3500-3100 a.C. ca.) – che prende il nome appunto da Uruk (Warka), la prima città della storia – presenta già un’ampia diversificazione delle tematiche. In alcuni casi le scene incise sulla superficie esterna dei cilindri sembrano descrivere alcuni riti (o insistono su figurae umane, animali e geometriche che li alludono), in altri offrono l’apparente palinsesto delle diverse azioni amministrative, ma per quanto riguarda lo stile, le figure a tutto campo mostrano già una ratio astrattizzante che talvolta impone di svincolare il soggetto, spesso animale, dal suo naturale contesto e dota l’immagine di un’armonia compositiva. In questo senso, le prime impronte di sigilli cilindrici sembrano già riferire un messaggio polivalente che non si chiude nel ciclo della circolazione controllata dei beni, ma diviene media di una comunicazione politica, ideologica e artistica al tempo stesso. L’artigiano è dunque già un interprete della “retorica dell’abbondanza” tipica delle prime amministrazioni urbane e detiene specifiche competenze tecnologiche

Il sigillo cilindrico nella cultura amministrativa e artistica dell’antica mesopotamia. Gli esempi del III e del II millennio a.C. conservati ai Musei Capitolini e appartenenti alla collezione Dino ed Ernesta Santarelli / Ramazzotti, Marco. - STAMPA. - (2012), pp. 24-41.

Il sigillo cilindrico nella cultura amministrativa e artistica dell’antica mesopotamia. Gli esempi del III e del II millennio a.C. conservati ai Musei Capitolini e appartenenti alla collezione Dino ed Ernesta Santarelli

RAMAZZOTTI, Marco
2012

Abstract

From the first moment you see the seal cilindricoin Mesopotamia as tecnicoed aesthetic element of the ratification administrative affiancae replaces the more archaic seal mold, the glyptic of the Uruk period (3500-3100 BC approx.) - Which takes its name precisely from Uruk ( Warka), laprima city's history - has already un'ampiadiversificazione of topics. In some cases lescene engraved on the outer surface of the cilindrisembrano describe some rites (or insist on figuraeumane, animals and geometric allude to them), others offer the apparent schedule dellediverse administrative actions, but what riguardalo style, the figures in the field mostranogià a ratio astrattizzante that sometimes requires disvincolare the subject, often animal, its naturalecontesto and equips the image of un'armoniacompositiva. In this sense, the first improntedi cylinder seals appear to already report a messaggiopolivalente that closes the cycle dellacircolazione controlled goods, but it becomes a communication mediadi political, ideological and artisticaal the same time. The craftsman is therefore already a interpretedella "rhetoric of abundance" delleprime typical urban administrations and holds specifichecompetenze technological
2012
La glittica Santarelli ai Musei Capitolini Intagli, cammei e sigilli
9788875751432
Dal primo momento in cui compare il sigillo cilindrico in Mesopotamia come elemento tecnico ed estetico della ratifica amministrativa che affianca e sostituisce il più arcaico sigillo a stampo, la glittica del periodo di Uruk (3500-3100 a.C. ca.) – che prende il nome appunto da Uruk (Warka), la prima città della storia – presenta già un’ampia diversificazione delle tematiche. In alcuni casi le scene incise sulla superficie esterna dei cilindri sembrano descrivere alcuni riti (o insistono su figurae umane, animali e geometriche che li alludono), in altri offrono l’apparente palinsesto delle diverse azioni amministrative, ma per quanto riguarda lo stile, le figure a tutto campo mostrano già una ratio astrattizzante che talvolta impone di svincolare il soggetto, spesso animale, dal suo naturale contesto e dota l’immagine di un’armonia compositiva. In questo senso, le prime impronte di sigilli cilindrici sembrano già riferire un messaggio polivalente che non si chiude nel ciclo della circolazione controllata dei beni, ma diviene media di una comunicazione politica, ideologica e artistica al tempo stesso. L’artigiano è dunque già un interprete della “retorica dell’abbondanza” tipica delle prime amministrazioni urbane e detiene specifiche competenze tecnologiche
glittica; sigilli - seals; arte ed estetica
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Il sigillo cilindrico nella cultura amministrativa e artistica dell’antica mesopotamia. Gli esempi del III e del II millennio a.C. conservati ai Musei Capitolini e appartenenti alla collezione Dino ed Ernesta Santarelli / Ramazzotti, Marco. - STAMPA. - (2012), pp. 24-41.
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