Nell'ambito di un accordo bilaterale di cooperazione scientifica tra il Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza, Università di Roma e la Chaire UNESCO en paysage et environnement dell’Université de Montréal si è tenuto a Roma a partire dal 28 giugno 2011, presso la sede dell’Ente Parco Appia Antica il Workshop internazionale: Il Parco e la Città. Il territorio storico dell’Appia nel Futuro di Roma. Ha aperto l’iniziativa il 28 giugno un convegno, a cui hanno parteciperato oltre ai rappresentanti istituzionali di Regione, Provincia ed Ente Parco, numerosi esperti dell’università e di altri enti pubblici, portando riflessioni e contributi sulle principali tematiche che riguardano questo complesso territorio: il patrimonio storico e naturale, il paesaggio e le infrastrutture, il ruolo del progetto urbano e di paesaggio. Al Workshop, organizzato dal Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza, Università di Roma e coordinato da Alessandra Capuano, hanno partecipato 50 laureandi e dottorandi provenienti da 10 università italiane e straniere. L'iniziativa ha voluto raccogliere alcuni contributi su un tema così strategico e complesso a partire da alcune questioni di fondo del tipo: Qual’è il ruolo del progetto in una zona archeologica tra le più notevoli al mondo, che è al tempo stesso un territorio importante dal punto di vista naturale e paesaggistico e una parte consistente della Roma contemporanea? Il Parco dell’Appia è un enorme cuneo verde di oltre tremila ettari, che parte dalle Mura Romane e arriva ai piedi dei Castelli romani, snodandosi per oltre 18 km, attraversando i comuni di Roma, Ciampino e Marino. Problemi di traffico, d’espansione edilizia, d’illegalità, di protezione delle aree agricole sono ancora questioni aperte e minacciano la conservazione e la fruizione di un patrimonio culturale immenso. Come conciliare le esigenze di sviluppo e buon funzionamento del parco con la protezione della storia e dell’ambiente? La cultura della protezione ambientale, espressa dalle istituzioni principalmente come vincoli, troppo spesso si scontra con le esigenze di sviluppo della società contemporanea. Conflitti si aprono anche tra i diversi ambiti della tutela: la conservazione dei beni culturali e la protezione della natura e della biodiversità. La comprensione del territorio nella sua complessità multidisciplinare e la capacità di operarvi con una nuova sensibilità, che tenga insieme i settorialismi, rappresenta, invece, la sfida della cultura progettuale. Il Parco dell’Appia può costituire un laboratorio sperimentale per comprendere ed operare nei paesaggi urbani contemporanei.

Workshop_Atelier Terrain Appia Antica/Roma2011 / Capuano, Alessandra; Carpenzano, Orazio; POULLAOUEC GONIDEC, P.; Toppetti, Fabrizio. - (2011). (Intervento presentato al convegno Il Parco e la Città. Il territorio storico dell'Appia nel futuro di Roma tenutosi a Ente Parco Appia Antica nel 28 giugno-6 luglio 2011).

Workshop_Atelier Terrain Appia Antica/Roma2011

CAPUANO, Alessandra;CARPENZANO, Orazio;TOPPETTI, FABRIZIO
2011

Abstract

Nell'ambito di un accordo bilaterale di cooperazione scientifica tra il Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza, Università di Roma e la Chaire UNESCO en paysage et environnement dell’Université de Montréal si è tenuto a Roma a partire dal 28 giugno 2011, presso la sede dell’Ente Parco Appia Antica il Workshop internazionale: Il Parco e la Città. Il territorio storico dell’Appia nel Futuro di Roma. Ha aperto l’iniziativa il 28 giugno un convegno, a cui hanno parteciperato oltre ai rappresentanti istituzionali di Regione, Provincia ed Ente Parco, numerosi esperti dell’università e di altri enti pubblici, portando riflessioni e contributi sulle principali tematiche che riguardano questo complesso territorio: il patrimonio storico e naturale, il paesaggio e le infrastrutture, il ruolo del progetto urbano e di paesaggio. Al Workshop, organizzato dal Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza, Università di Roma e coordinato da Alessandra Capuano, hanno partecipato 50 laureandi e dottorandi provenienti da 10 università italiane e straniere. L'iniziativa ha voluto raccogliere alcuni contributi su un tema così strategico e complesso a partire da alcune questioni di fondo del tipo: Qual’è il ruolo del progetto in una zona archeologica tra le più notevoli al mondo, che è al tempo stesso un territorio importante dal punto di vista naturale e paesaggistico e una parte consistente della Roma contemporanea? Il Parco dell’Appia è un enorme cuneo verde di oltre tremila ettari, che parte dalle Mura Romane e arriva ai piedi dei Castelli romani, snodandosi per oltre 18 km, attraversando i comuni di Roma, Ciampino e Marino. Problemi di traffico, d’espansione edilizia, d’illegalità, di protezione delle aree agricole sono ancora questioni aperte e minacciano la conservazione e la fruizione di un patrimonio culturale immenso. Come conciliare le esigenze di sviluppo e buon funzionamento del parco con la protezione della storia e dell’ambiente? La cultura della protezione ambientale, espressa dalle istituzioni principalmente come vincoli, troppo spesso si scontra con le esigenze di sviluppo della società contemporanea. Conflitti si aprono anche tra i diversi ambiti della tutela: la conservazione dei beni culturali e la protezione della natura e della biodiversità. La comprensione del territorio nella sua complessità multidisciplinare e la capacità di operarvi con una nuova sensibilità, che tenga insieme i settorialismi, rappresenta, invece, la sfida della cultura progettuale. Il Parco dell’Appia può costituire un laboratorio sperimentale per comprendere ed operare nei paesaggi urbani contemporanei.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/414593
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