The Basilica of Saints John and Paul architecture is characterized by a remarkable articulation and complexity of historical periods and engineering properties that already R. Krautheimer (1937) and A. Prandi (1953) had pointed out in their studies on the complex Celimontano. The paper aims to present some observations focused, in particular, on the apse of the ancient basilica, accompanied by some assumptions on the size and function of pre-existing Roman and early medieval at the bottom of the church of SS Giovanni e Paolo. In this more general context of research, we present the results and hypotheses arising from the analyzes carried out on the walls of the basilica, on their stratigraphic succession interpreted in the broader context of the entire architecture of the basilica and on the composition, articulation and design of the paving of the basilica itself, in its current configuration, and especially in view of the identification of original parts cosmatesche, those detached and replaced and replenished those in a more or less mimetic.
La basilica dei Ss. Giovanni e Paolo è un’architettura caratterizzata da una notevole articolazione e complessità delle fasi storiche e tecnico-costruttive che già R. Krautheimer (1937) e A. Prandi (1953) avevano messo in evidenza nei rispettivi studi sul complesso celimontano. Il contributo si propone di esporre alcune osservazioni concentrate, in particolare, sulla parte absidale dell'antica basilica, accompagnate da alcune ipotesi sulla consistenza e sulle funzioni delle preesistenze romane e alto-medievali nella parte inferiore della chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo. In tale ambito più generale di ricerca, si presentano i risultati e alcune ipotesi scaturite dalle analisi svolte sulle strutture murarie della basilica, sulla loro successione stratigrafica interpretata nel contesto più ampio dell’intera architettura della basilica e sulla composizione, articolazione e disegno della pavimentazione della stessa basilica, nella sua configurazione attuale e, soprattutto, in vista dell’individuazione delle parti cosmatesche originali, di quelle staccate e rimontate e di quelle reintegrate in modo più o meno mimetico.
Le trasformazioni della basilca pammachiana e l'abside / Esposito, Daniela. - STAMPA. - (In corso di stampa), pp. ---.
Le trasformazioni della basilca pammachiana e l'abside
ESPOSITO, Daniela
In corso di stampa
Abstract
La basilica dei Ss. Giovanni e Paolo è un’architettura caratterizzata da una notevole articolazione e complessità delle fasi storiche e tecnico-costruttive che già R. Krautheimer (1937) e A. Prandi (1953) avevano messo in evidenza nei rispettivi studi sul complesso celimontano. Il contributo si propone di esporre alcune osservazioni concentrate, in particolare, sulla parte absidale dell'antica basilica, accompagnate da alcune ipotesi sulla consistenza e sulle funzioni delle preesistenze romane e alto-medievali nella parte inferiore della chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo. In tale ambito più generale di ricerca, si presentano i risultati e alcune ipotesi scaturite dalle analisi svolte sulle strutture murarie della basilica, sulla loro successione stratigrafica interpretata nel contesto più ampio dell’intera architettura della basilica e sulla composizione, articolazione e disegno della pavimentazione della stessa basilica, nella sua configurazione attuale e, soprattutto, in vista dell’individuazione delle parti cosmatesche originali, di quelle staccate e rimontate e di quelle reintegrate in modo più o meno mimetico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.