Al fine di ricostruire l’immagine di Costantinopoli in epoca medievale in Oriente e in Occidente, si analizzano, in particolare, le descrizioni fatte da Robert de Clary in “La conquista di Costantinopoli” e da Hārūn ibn Yaḥyā nel “Libro delle cose preziose” di Ibn Rosteh. Se in Occidente Costantinopoli sembra connotarsi come una città ricca, preda e bottino di guerra, in Oriente l’ammirazione per la sua magnificenza la assimila, nella proiezione immaginaria di un desiderio, al ruolo di capitale dell’islamismo. In order to reconstruct the image of Constantinople in the western and eastern Middle Ages, this paper presents a survey and an analysis of the descriptions made, in particular, by Robert de Clary in The Conquest of Constantinople and by Hārūn ibn Yaḥyā in Ibn Rosteh’s Book of precious things. In the West Constantinople appears to be connotated as a rich city to plunder and a war loot, whereas in the East the admiration for its magnificence assimilates it, in the imaginary projection of a desire, to the role of the capital of Islam.
Città preda o capitale: Costantinopoli tra storia e immaginario letterario / RIZZO NERVO, Francesca. - STAMPA. - (2011), pp. 105-118.
Città preda o capitale: Costantinopoli tra storia e immaginario letterario
RIZZO NERVO, FRANCESCA
2011
Abstract
Al fine di ricostruire l’immagine di Costantinopoli in epoca medievale in Oriente e in Occidente, si analizzano, in particolare, le descrizioni fatte da Robert de Clary in “La conquista di Costantinopoli” e da Hārūn ibn Yaḥyā nel “Libro delle cose preziose” di Ibn Rosteh. Se in Occidente Costantinopoli sembra connotarsi come una città ricca, preda e bottino di guerra, in Oriente l’ammirazione per la sua magnificenza la assimila, nella proiezione immaginaria di un desiderio, al ruolo di capitale dell’islamismo. In order to reconstruct the image of Constantinople in the western and eastern Middle Ages, this paper presents a survey and an analysis of the descriptions made, in particular, by Robert de Clary in The Conquest of Constantinople and by Hārūn ibn Yaḥyā in Ibn Rosteh’s Book of precious things. In the West Constantinople appears to be connotated as a rich city to plunder and a war loot, whereas in the East the admiration for its magnificence assimilates it, in the imaginary projection of a desire, to the role of the capital of Islam.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.