Dario Fo, non appartenendo a nessuna tradizione teatrale, ha inventato un’ideale linea genealogica del proprio modo di fare teatro e di essere attore. Il teatro dialettale, il varietà, la commedia dell’arte, Ruzzante, i Giullari, ed infine i fabulatori del lago della sua infanzia sono diventati una personale geografia professionale e poetica che si configura per forma e funzioni come una vera e propria "tradizione teatrale". Questo saggio ripercorre le tappe di formazione di questa "tradizione", non trascurando l'incontro con Jacques Lecoq che ha consentito al giovane Fo di entrare in contatto con una una delle più ricche e feconde esperienze pedagogiche del teatro novecentesco, in cui la creazione teatrale riunisce le funzioni del drammaturgo, dell' attore, del regista e dello scenografo in una sola persona.
Dario Fo, l'invenzione della tradizione / DI PALMA, Guido. - STAMPA. - (2011).
Dario Fo, l'invenzione della tradizione
DI PALMA, GUIDO
2011
Abstract
Dario Fo, non appartenendo a nessuna tradizione teatrale, ha inventato un’ideale linea genealogica del proprio modo di fare teatro e di essere attore. Il teatro dialettale, il varietà, la commedia dell’arte, Ruzzante, i Giullari, ed infine i fabulatori del lago della sua infanzia sono diventati una personale geografia professionale e poetica che si configura per forma e funzioni come una vera e propria "tradizione teatrale". Questo saggio ripercorre le tappe di formazione di questa "tradizione", non trascurando l'incontro con Jacques Lecoq che ha consentito al giovane Fo di entrare in contatto con una una delle più ricche e feconde esperienze pedagogiche del teatro novecentesco, in cui la creazione teatrale riunisce le funzioni del drammaturgo, dell' attore, del regista e dello scenografo in una sola persona.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.