Edificata nei primi anni del XII secolo, sui resti di un più antico luogo di culto eretto probabilmente tra il 554 ed il 568 d.C., la Chiesa di Sanctae Mariae de Spelonche, la più antica del paese, ha costituito per gli abitanti di Sperlonga un costante riferimento storico, religioso e sociale radicato nel tempo (…) Il crollo della copertura, nel 1991, ha comportato negli anni successivi un corposo e sostanziale intervento di consolidamento che ha alterato pesantemente la geometria degli interni (…) La necessità di riconfigurare questi spazi in funzione della nuova destinazione d’uso a sala convegni, ha portato a concepire scelte allestitive che, partendo dai limiti architettonici legati alle operazioni di consolidamento realizzate, sono state finalizzate alla riqualificazione, soprattutto in termini d'immagine, della percezione dell’intero organismo architettonico. Si è esclusa pertanto la soluzione semplicistica dell’arredo concepito come mera fornitura di complementi e si sono progettati degli “oggetti architettonico-funzionali” fortemente connotati in modo da arricchire la qualità spaziale dell’interno e, al tempo stesso, mascherare alcuni punti irrisolti dall’intervento di consolidamento.
Allestimento a sala conferenze della chiesa di S. M. Assunta in cielo di Sperlonga / T., Brasiliano; A., Cusmai; Grimaldi, Andrea; N., Sardo. - (2004).
Allestimento a sala conferenze della chiesa di S. M. Assunta in cielo di Sperlonga
GRIMALDI, ANDREA;
2004
Abstract
Edificata nei primi anni del XII secolo, sui resti di un più antico luogo di culto eretto probabilmente tra il 554 ed il 568 d.C., la Chiesa di Sanctae Mariae de Spelonche, la più antica del paese, ha costituito per gli abitanti di Sperlonga un costante riferimento storico, religioso e sociale radicato nel tempo (…) Il crollo della copertura, nel 1991, ha comportato negli anni successivi un corposo e sostanziale intervento di consolidamento che ha alterato pesantemente la geometria degli interni (…) La necessità di riconfigurare questi spazi in funzione della nuova destinazione d’uso a sala convegni, ha portato a concepire scelte allestitive che, partendo dai limiti architettonici legati alle operazioni di consolidamento realizzate, sono state finalizzate alla riqualificazione, soprattutto in termini d'immagine, della percezione dell’intero organismo architettonico. Si è esclusa pertanto la soluzione semplicistica dell’arredo concepito come mera fornitura di complementi e si sono progettati degli “oggetti architettonico-funzionali” fortemente connotati in modo da arricchire la qualità spaziale dell’interno e, al tempo stesso, mascherare alcuni punti irrisolti dall’intervento di consolidamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.