Contaminazione di tradizione e modernità nei quartieri popolari a Roma: 1920-1930.

L'intervento analizza il ricco quadro offerto dalla produzione architettonica dell’I.C.P. di Roma, degli anni ’20 -'40, significativa esperienza nella definizione di ’altra Modernità’. In essi si individua il tema della contaminazione, che frequentemente accomuna i vari livelli progettuali nei quartieri popolari di questo periodo: nella scala urbana, nella distribuzione funzionale degli alloggi, nella definizione architettonico-formale. Contaminazione che è contestualmente processo di semplificazione di stilemi formali consolidati a più livelli e nuova sperimentazione progettuale di impianti, forme, metodologie aggregative dei tipi edilizi; modalità ormai lontane dal deposito metodologico ottocentesco, ma non ancora assimilabili all’interno di quelle categorie dello ‘stile moderno internazionale’. Da qui si svolge un’analisi rivolta ad alcuni quartieri dell’I.C.P. meno studiati, come il Flaminio II, l’Appio I e II, il Tiburtino II, Ostia Mare, opera degli architetti: A. Limongelli, G. Guidi, C. Palmerini, P. Marconi, M. De Renzi, ecc. Nell’analisi si richiamano anche episodi noti ma altrettanto eloquenti nell’ottica della contaminazione generatrice di ‘altra modernità’, come l’esperienza del Testaccio IV, Trionfale V, Città-giardino Garbatella e Aniene. INGLESE:The survey analyzes the rich architectural production of the I.C.P. in Rome in twenties-thirties, that underlines a significant model for the definition of the "Alta Modernità" in the Roman context. It's possible to find the theme of the contamination that frequently joins different projectual phases in the popular city quarters of that age about urban area, the functional arrangement of apartments, the formal-architectural settlement. This contamination is contextually a process of semplification of formal elements that have been already approved at different levels and it also consists in a new planning sperimentation of installations, shapes, methods to collect buildings models; these meansures are by this time far from the heritage of buildings methods in eighties, but they can't be assimilated to the cathegories of the "international modern style". Then in the research there is an analysis of some quarters of the I.C.P. that were less studied before, such as the Flaminio II, the Appio I and II, the Tiburtino II, the Ostia Mare ones, made by the architects: A. Limongelli, G. Guidi, C. Palmerini, P. Marconi, M. De Renzi, etc. In the work some famous episods are examined: these events are meaningfull in the same way of those others in the perspective of the contamination creating the "Alta Modernità", for example the Testaccio IV, the Trionfale V, the Garden City, the Garbatella, the Aniene.