La scheda, “Palazzo o Casa Salvoni” (di Natalina Mannino), analizza la consistenza dell’edificio in oggetto che insiste sulla parte nord-occidentale della scena e dell’orchestra del teatro romano di Teramo. Con l’apporto di una ricerca archivistica originale, il saggio prende avvio dall’individuazione delle stratificazioni edilizie che nel tempo hanno alterato il primitivo assetto del Palazzo. Segue una lettura critica e una valutazione dei suoi caratteri architettonici (distributivi, costruttivi, estetico-formali ecc.). Dallo studio storico emerge la necessità di eseguire un puntuale rilevamento diretto e di integrare la lacunosa documentazione della Casa prima di deliberare sulla sua demolizione, ipotizzata per conseguire la totale liberazione del teatro romano e per ultimare lo scavo archeologico e lo studio dell’antico monumento, in particolare nella zona occidentale dell’edificio scenico e del relativo aditus. Il Palazzo Salvoni non è del tutto privo di valore formale oltre che storico; i caratteri architettonici dei prospetti esterni, ad esclusione della soprelevazione, portano a presumere che la sua costruzione sia avvenuta tra la fine del Settecento-inizio dell’Ottocento e la metà dello stesso secolo.
Palazzo o Casa Salvoni / Mannino, Natalina. - STAMPA. - (2012), pp. 36-38.
Palazzo o Casa Salvoni
MANNINO, Natalina
2012
Abstract
La scheda, “Palazzo o Casa Salvoni” (di Natalina Mannino), analizza la consistenza dell’edificio in oggetto che insiste sulla parte nord-occidentale della scena e dell’orchestra del teatro romano di Teramo. Con l’apporto di una ricerca archivistica originale, il saggio prende avvio dall’individuazione delle stratificazioni edilizie che nel tempo hanno alterato il primitivo assetto del Palazzo. Segue una lettura critica e una valutazione dei suoi caratteri architettonici (distributivi, costruttivi, estetico-formali ecc.). Dallo studio storico emerge la necessità di eseguire un puntuale rilevamento diretto e di integrare la lacunosa documentazione della Casa prima di deliberare sulla sua demolizione, ipotizzata per conseguire la totale liberazione del teatro romano e per ultimare lo scavo archeologico e lo studio dell’antico monumento, in particolare nella zona occidentale dell’edificio scenico e del relativo aditus. Il Palazzo Salvoni non è del tutto privo di valore formale oltre che storico; i caratteri architettonici dei prospetti esterni, ad esclusione della soprelevazione, portano a presumere che la sua costruzione sia avvenuta tra la fine del Settecento-inizio dell’Ottocento e la metà dello stesso secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.