Nella scheda di N. Mannino, “Il teatro romano di Teramo”, vengono esposte le problematiche storico-critiche relative del teatro teramano e ne vengono analizzati i caratteri tipologici che in prevalenza orientano la sua collocazione cronologica fra il 30-20 a.C. e gli inizi del I secolo d.C. Il Teatro adotta un sistema misto di sostegno della cavea, in quanto direttamente appoggiato sul terreno nella zona inferiore e sostruito nella zona superiore. Gli ultimi studi tendono a restituire una tripartizione della parte riservata agli spettatori in ima, media e summa cavea (C. F. Giuliani e L. Migliorati). In base ai confronti direttamente effettuati, la rastremazione del corridoio orientale d’ingresso all’orchestra, benché non frequente, trova esempi in teatri coevi. Altre osservazioni critiche di carattere proporzionale, tipologico, distributivo, tecnico-costruttivo ecc., formulate nella scheda, evidenziano la mancata aderenza del teatro in oggetto al modello vitruviano. È inoltre affrontata la questione degli accessi del Teatro in relazione alla sua caratteristica di edificio ‘aggerato’. Nel saggio sono portate a confronto numerose fabbriche teatrali romane affini. L’obiettivo della ricerca è stato quello d’individuare le specificità del Teatro teramano in vista della sua conservazione e valorizzazione.
Il Teatro romano di Teramo / Mannino, Natalina. - STAMPA. - (2012), pp. 25-26.
Il Teatro romano di Teramo
MANNINO, Natalina
2012
Abstract
Nella scheda di N. Mannino, “Il teatro romano di Teramo”, vengono esposte le problematiche storico-critiche relative del teatro teramano e ne vengono analizzati i caratteri tipologici che in prevalenza orientano la sua collocazione cronologica fra il 30-20 a.C. e gli inizi del I secolo d.C. Il Teatro adotta un sistema misto di sostegno della cavea, in quanto direttamente appoggiato sul terreno nella zona inferiore e sostruito nella zona superiore. Gli ultimi studi tendono a restituire una tripartizione della parte riservata agli spettatori in ima, media e summa cavea (C. F. Giuliani e L. Migliorati). In base ai confronti direttamente effettuati, la rastremazione del corridoio orientale d’ingresso all’orchestra, benché non frequente, trova esempi in teatri coevi. Altre osservazioni critiche di carattere proporzionale, tipologico, distributivo, tecnico-costruttivo ecc., formulate nella scheda, evidenziano la mancata aderenza del teatro in oggetto al modello vitruviano. È inoltre affrontata la questione degli accessi del Teatro in relazione alla sua caratteristica di edificio ‘aggerato’. Nel saggio sono portate a confronto numerose fabbriche teatrali romane affini. L’obiettivo della ricerca è stato quello d’individuare le specificità del Teatro teramano in vista della sua conservazione e valorizzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.