L'opera di Dal Falco "Escape from Byzantium in fragments/ Fuga da Bisanzio in frammenti", Light-box installation, 2010 (98,5 x 202 cm) è stata presentata in occasione di "A TRIBUTE TO JOSEPH BRODSKY". Readings and Conversation, 18th March 2011, AAR, Villa Aurelia, Rome. All'evento hanno partecipato poeti e scrittori di fama internazionale: ROBERTO CALASSO, BORIS KHERSONSKY, KARL KIRCHWEY, MARIE JO SALTER, MARK STRAND, ADAM ZAGAJEWSKI e il Premio Nobel per la letteratura DERECK WALCOTT. Dalla presentazione del lavoro pubblicata in italiano e inglese nella pubblicazione presentata in occasione dell'evento: "Escape from Byzantium in fragments trae ispirazione dal testo del poeta russo Josif Brodskij, interpretando una fotografia giovanile dello scrittore attraverso una stratigrafia virtuale di motivi, pattern ed arabeschi. L’installazione luminosa crea un dialogo tra la trasparenza e il disegno delle superfici sovrapposte, facendo emergere echi poetici e riferimenti fisici dell’immaginario geografico di Brodskij. Le atmosfere delle tre città - Istanbul, San Pietroburgo e Venezia, punti di riferimento reali e simbolici nell’opera del poeta - dove l'acqua svolge il ruolo di elemento architettonico, sono rievocate tramite la stratificazione di rivestimenti Iznik, di ambre luminose e di pavimentazioni musive fino a prendere il posto del corpo di Brodskij. La figura, ricomposta in questo collage di elementi concreti, appare tuttavia sommersa nel vaporoso mondo della sua ricca immaginazione. Fuga da Bisanzio in frammenti, come i popolari diorami retro illuminati del XIX secolo, avvicina il remoto, interrogandosi sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’esilio di Brodskij, condizione centrale delle sue opere più memorabili".

Escape from Byzantium in fragments / Fuga da Bisanzio in frammenti. Light-box installation. Curated by Peter Benson Miller at the event "A TRIBUTE TO JOSEPH BRODSKY". Readings and Conversation, 18th March 2011, AAR, Villa Aurelia, Rome. With: ROBERTO CALASSO, BORIS KHERSONSKY, KARL KIRCHWEY, MARIE JO SALTER, MARK STRAND, ADAM ZAGAJEWSKI, DERECK WALCOTT / DAL FALCO, Federica. - (2011).

Escape from Byzantium in fragments / Fuga da Bisanzio in frammenti. Light-box installation. Curated by Peter Benson Miller at the event "A TRIBUTE TO JOSEPH BRODSKY". Readings and Conversation, 18th March 2011, AAR, Villa Aurelia, Rome. With: ROBERTO CALASSO, BORIS KHERSONSKY, KARL KIRCHWEY, MARIE JO SALTER, MARK STRAND, ADAM ZAGAJEWSKI, DERECK WALCOTT.

DAL FALCO, Federica
2011

Abstract

L'opera di Dal Falco "Escape from Byzantium in fragments/ Fuga da Bisanzio in frammenti", Light-box installation, 2010 (98,5 x 202 cm) è stata presentata in occasione di "A TRIBUTE TO JOSEPH BRODSKY". Readings and Conversation, 18th March 2011, AAR, Villa Aurelia, Rome. All'evento hanno partecipato poeti e scrittori di fama internazionale: ROBERTO CALASSO, BORIS KHERSONSKY, KARL KIRCHWEY, MARIE JO SALTER, MARK STRAND, ADAM ZAGAJEWSKI e il Premio Nobel per la letteratura DERECK WALCOTT. Dalla presentazione del lavoro pubblicata in italiano e inglese nella pubblicazione presentata in occasione dell'evento: "Escape from Byzantium in fragments trae ispirazione dal testo del poeta russo Josif Brodskij, interpretando una fotografia giovanile dello scrittore attraverso una stratigrafia virtuale di motivi, pattern ed arabeschi. L’installazione luminosa crea un dialogo tra la trasparenza e il disegno delle superfici sovrapposte, facendo emergere echi poetici e riferimenti fisici dell’immaginario geografico di Brodskij. Le atmosfere delle tre città - Istanbul, San Pietroburgo e Venezia, punti di riferimento reali e simbolici nell’opera del poeta - dove l'acqua svolge il ruolo di elemento architettonico, sono rievocate tramite la stratificazione di rivestimenti Iznik, di ambre luminose e di pavimentazioni musive fino a prendere il posto del corpo di Brodskij. La figura, ricomposta in questo collage di elementi concreti, appare tuttavia sommersa nel vaporoso mondo della sua ricca immaginazione. Fuga da Bisanzio in frammenti, come i popolari diorami retro illuminati del XIX secolo, avvicina il remoto, interrogandosi sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’esilio di Brodskij, condizione centrale delle sue opere più memorabili".
2011
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