Fuga da Bisanzio in frammenti / Escape from Byzantium in fragments. Lightbox installation (98,5x18x202 cm). Manufatto artistico digitale: stampa duratrans su lastra opalina retroilluminata. Contenitore in alluminio verniciato bianco.

Fuga da Bisanzio in frammenti, Light-box installation. (98,5x18x202cm). “Fuga da Bisanzio in frammenti” fa parte di un trittico di light box ideati e realizzati da Dal Falco tra il 2008 e il 2010. Si tratta di manufatti artistici digitali retroilluminati di notevole dimensione (100 x 200 cm circa) sviluppati a partire da fotografie di piccolo formato. Con un complesso procedimento le immagini iniziali vengono trasformate attraverso la manipolazione e la sovrapposizione numerica di altre riproduzioni. Le texture e le superfici materiche utilizzate fanno parte di un vasto archivio fotografico che Dal Falco ha raccolto e sistematizzato nell’arco degli ultimi dieci anni. In particolare, “Fuga da Bisanzio in frammenti” è composta a partire da una fotografia giovanile del premio Nobel per la letteratura (1987) Josif Aleksandrovič Brodskij, reperita nel Museo di Anna Achmatova a San Pietroburgo dove è stato riscostruito l’American Study del poeta russo. L’immagine trae ispirazione dal testo “Fuga da Bisanzio” ed interpreta, tatuando il corpo di Brodskij con frammenti rappresentativi dell’architettura e delle atmosfere di Leningrado, Istanbul, Venezia; il rapporto del poeta con la cultura materiale delle sue tre amate città d’acqua. La figura - intarsiata di arabeschi marmorei, mosaici, iznik e inserti d’ambra - si intravede evanescente nel grigio-azzurro dell’aria e delle nebbie lagunari. “Fuga da Bisanzio in frammenti” restituisce un’immagine di Brodskij da cui emergono materie e memorie evocando quei temi dell’esilio e della lontananza, centrali nelle opere del poeta.