Numerosi scritti registrano il dibattito che specialmente negli ultimi decenni del Novecento, investe il concetto di paesaggio; nozione complessa, determinata da una pluralità di aspetti e connotazioni. Si tratta di un fenomeno culturale che ha conosciuto un’improvvisa accelerazione, tanto che, sia i campi di studio sia quelli d’azione, si sono dilatati sino a comprendere il sistema di relazioni fisiche, storiche, culturali, naturali, morfologiche ed estetiche che concorrono a definire l’assetto fisico ed espressivo dell’ambiente antropizzato. Di qui l’esigenza di specificare l’essenza del concetto di paesaggio ed estrarne l’accezione prevalente oggi, così da chiarire le diversificate esegesi interpretative. D’altra parte, risulta chiaro che molte definizioni di paesaggio - prima fra tutte quella enunciata da Rosario Assunto che lo definisce «unità di natura e cultura» - contengono il riconoscimento del carattere culturale dell’intervento umano sulla natura; ciò che qualifica il rapporto uomo-natura come trasposizione della cultura nella natura e legittima il concetto di paesaggio culturale e delle sue relative estensioni. In questo senso, rispetto alla complessa e vasta questione che pone al centro il rapporto tra realtà del contesto ambientale, forme del paesaggio e storicità dei processi insediativi, è utile riflettere ancora soprattutto sul binomio sviluppo-tutela che postula di operare secondo le ragioni della storia e, indivisibilmente, secondo le esigenze della contemporaneità attraverso un processo di continua commisurazione del ‘da fare’ al ‘già fatto’. Tutta la tematica ruota intorno a tale dialettica; in questa prospettiva, se il paesaggio è «presenza spaziale simultanea di tutti gli eventi che si sono svolti nel territorio», è evidente che non si possa prescindere dalla revisione di un metodo di lettura che si proponga come strumento idoneo a gestire equilibri complessi e, nel contempo, regolare i dati raccolti secondo un approccio progettuale interrelato.
Notazioni sul paesaggio. A margine fra storia e contemporaneità / Sette, Maria Piera. - STAMPA. - (2012), pp. 285-293.
Notazioni sul paesaggio. A margine fra storia e contemporaneità
SETTE, Maria Piera
2012
Abstract
Numerosi scritti registrano il dibattito che specialmente negli ultimi decenni del Novecento, investe il concetto di paesaggio; nozione complessa, determinata da una pluralità di aspetti e connotazioni. Si tratta di un fenomeno culturale che ha conosciuto un’improvvisa accelerazione, tanto che, sia i campi di studio sia quelli d’azione, si sono dilatati sino a comprendere il sistema di relazioni fisiche, storiche, culturali, naturali, morfologiche ed estetiche che concorrono a definire l’assetto fisico ed espressivo dell’ambiente antropizzato. Di qui l’esigenza di specificare l’essenza del concetto di paesaggio ed estrarne l’accezione prevalente oggi, così da chiarire le diversificate esegesi interpretative. D’altra parte, risulta chiaro che molte definizioni di paesaggio - prima fra tutte quella enunciata da Rosario Assunto che lo definisce «unità di natura e cultura» - contengono il riconoscimento del carattere culturale dell’intervento umano sulla natura; ciò che qualifica il rapporto uomo-natura come trasposizione della cultura nella natura e legittima il concetto di paesaggio culturale e delle sue relative estensioni. In questo senso, rispetto alla complessa e vasta questione che pone al centro il rapporto tra realtà del contesto ambientale, forme del paesaggio e storicità dei processi insediativi, è utile riflettere ancora soprattutto sul binomio sviluppo-tutela che postula di operare secondo le ragioni della storia e, indivisibilmente, secondo le esigenze della contemporaneità attraverso un processo di continua commisurazione del ‘da fare’ al ‘già fatto’. Tutta la tematica ruota intorno a tale dialettica; in questa prospettiva, se il paesaggio è «presenza spaziale simultanea di tutti gli eventi che si sono svolti nel territorio», è evidente che non si possa prescindere dalla revisione di un metodo di lettura che si proponga come strumento idoneo a gestire equilibri complessi e, nel contempo, regolare i dati raccolti secondo un approccio progettuale interrelato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.