Il tema della valutazione nella scuola è sempre stato al centro dell’attenzione e fonte di preoccupazione da parte di studenti e docenti. Forse per le difficoltà che gli insegnanti incontrano nel valutare con giudizio e trasparenza, o perché dietro la valutazione si celano diversi punti di vista e modi di intendere la scuola, oppure semplicemente perché si è chiamati ad esprimere livelli di misurazione su elementi e dimensioni difficilmente misurabili. Sta il fatto che la valutazione, vale a dire quel processo che consiste nel dare valore (giudizi qualitativi o misure quantitative) a determinati aspetti relativi all’apprendimento e ai comportamenti degli studenti, mette la categoria docente a dura prova. In questo capitolo si forniranno alcune definizioni generali per chiarire la complessità del processo valutativo e si affronteranno le diverse e interconnesse dimensioni che lo compongono1. Nei paragrafi che seguono i diversi aspetti della valutazione dell’apprendimento scolastico sono discussi analiticamente, provando a rispondere alle 5 domande base che ogni atto valutativo pone. Il docente che riflette sulle modalità valutative, individuali o collegiali, si trova ad affrontare, in pratica, le seguenti dimensioni (e quesiti) : a) funzione valutativa (perché sto valutando?); b) tempi e fasi della valutazione (quando sviluppare le diverse forme di verifica?); c) identificazione dell’oggetto di valutazione, del cosa sottoporre a verifica (quali sono gli “oggetti” della valutazione? quali gli obiettivi?); d) identificazione del soggetto da valutare (cioè chi sono i destinatari delle verifiche?) e che valuta. (insegnante o gruppo di gruppi di studenti; e) metodologie valutative nel senso di formati, strumenti e livelli di rilevazione (quali stimoli e tipologie di prove adoperare?).
La valutazione scolastica / Benvenuto, Guido. - STAMPA. - n.1(2007), pp. 13-56.
La valutazione scolastica
BENVENUTO, Guido
2007
Abstract
Il tema della valutazione nella scuola è sempre stato al centro dell’attenzione e fonte di preoccupazione da parte di studenti e docenti. Forse per le difficoltà che gli insegnanti incontrano nel valutare con giudizio e trasparenza, o perché dietro la valutazione si celano diversi punti di vista e modi di intendere la scuola, oppure semplicemente perché si è chiamati ad esprimere livelli di misurazione su elementi e dimensioni difficilmente misurabili. Sta il fatto che la valutazione, vale a dire quel processo che consiste nel dare valore (giudizi qualitativi o misure quantitative) a determinati aspetti relativi all’apprendimento e ai comportamenti degli studenti, mette la categoria docente a dura prova. In questo capitolo si forniranno alcune definizioni generali per chiarire la complessità del processo valutativo e si affronteranno le diverse e interconnesse dimensioni che lo compongono1. Nei paragrafi che seguono i diversi aspetti della valutazione dell’apprendimento scolastico sono discussi analiticamente, provando a rispondere alle 5 domande base che ogni atto valutativo pone. Il docente che riflette sulle modalità valutative, individuali o collegiali, si trova ad affrontare, in pratica, le seguenti dimensioni (e quesiti) : a) funzione valutativa (perché sto valutando?); b) tempi e fasi della valutazione (quando sviluppare le diverse forme di verifica?); c) identificazione dell’oggetto di valutazione, del cosa sottoporre a verifica (quali sono gli “oggetti” della valutazione? quali gli obiettivi?); d) identificazione del soggetto da valutare (cioè chi sono i destinatari delle verifiche?) e che valuta. (insegnante o gruppo di gruppi di studenti; e) metodologie valutative nel senso di formati, strumenti e livelli di rilevazione (quali stimoli e tipologie di prove adoperare?).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.