Il tema delle puliture delle superfici architettoniche rappresenta un aspetto particolare del restauro dei monumenti. Durante gli anni tra il 1925 e il 1960 (periodo da considerare con una certa elasticità nei suoi estremi temporali)esso si coniuga con la particolare natura artistica di Roma, dapprima in più stretto riferimento alle diverse tematiche del risanamento urbano, dello sviluppo edilizio e dello scavo archeologico, in un secondo tempo risentendo delle nuove acquisizioni concettuali elaborate nel campo del restauro delle opere d'arte. Per tutto il periodo è attiva, sul piano operativo, la discriminazione tra superfici figurativamente nobilitate e non: la pietra, il laterizio e gli intonaci decorati vengono puliti ricorrendo a tecniche di conservazione e restauro consuete che, solo dopo la creazione dell'ICR, sono occasionalmewnte aggiornate in senso prudenziale; l'intonaco non dipinto viene considerato come una superficie rinnovabile e, solo quando più cogenti siano le ragioni di contenimento della spesa, si procede col sistema, in fondo più rispettoso, delle riprese puntuali e localizzate.

Le puliture delle superfici architettoniche in pietra e intonacate. Le modalità della tutela in Roma nel periodo compreso tra il 1925 e il 1960 / Palmerio, Giancarlo. - STAMPA. - XI(1995), pp. 105-116.

Le puliture delle superfici architettoniche in pietra e intonacate. Le modalità della tutela in Roma nel periodo compreso tra il 1925 e il 1960

PALMERIO, Giancarlo
1995

Abstract

Il tema delle puliture delle superfici architettoniche rappresenta un aspetto particolare del restauro dei monumenti. Durante gli anni tra il 1925 e il 1960 (periodo da considerare con una certa elasticità nei suoi estremi temporali)esso si coniuga con la particolare natura artistica di Roma, dapprima in più stretto riferimento alle diverse tematiche del risanamento urbano, dello sviluppo edilizio e dello scavo archeologico, in un secondo tempo risentendo delle nuove acquisizioni concettuali elaborate nel campo del restauro delle opere d'arte. Per tutto il periodo è attiva, sul piano operativo, la discriminazione tra superfici figurativamente nobilitate e non: la pietra, il laterizio e gli intonaci decorati vengono puliti ricorrendo a tecniche di conservazione e restauro consuete che, solo dopo la creazione dell'ICR, sono occasionalmewnte aggiornate in senso prudenziale; l'intonaco non dipinto viene considerato come una superficie rinnovabile e, solo quando più cogenti siano le ragioni di contenimento della spesa, si procede col sistema, in fondo più rispettoso, delle riprese puntuali e localizzate.
1995
La pulitura delle superfici dell'architettura
Roma; la tutela a Roma; puliture delle superfici architettoniche in pietra
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Le puliture delle superfici architettoniche in pietra e intonacate. Le modalità della tutela in Roma nel periodo compreso tra il 1925 e il 1960 / Palmerio, Giancarlo. - STAMPA. - XI(1995), pp. 105-116.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/402301
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact