Uno dei possibili approcci al tema della prospettiva parietale è quello di partire con il porsi la domanda: perché nasce la quadratura? Chi decide per questo tipo di decorazione parietale? Come avviene la scelta del pittore di quadro? E, infine, come si muove l’artista dal momento in cui il lavoro gli viene proposto fino a quando la sua opera viene “collaudata”? Si tratta di indagare le motivazioni del committente e quelle del progetto decorativo, di entrare nel meccanismo che porta dall’esigenza (parete da decorare e volontà del committente) all’opera realizzata (progetto dell’illusione e sua realizzazione in situ). Queste dicotomie committente-artista, ambiente reale-ambiente illusorio, tecnica prospettica-risultato artistico rappresentano la caratteristica prima delle opere che rientrano nel grande capitolo della decorazione quadraturista e implicano la difficoltà, spesso riconosciuta dagli studiosi, di scindere progetto iconografico e progetto prospettico. Se però l’indagine della componente figurativa è stata ampiamente discussa nell’ambito storico-artistico cui naturalmente compete, dove inizia la pertinenza degli studiosi di Storia della Rappresentazione e di costruzione prospettica? Il testo ipotizza che si possa a ragione affermare che è proprio nel momento in cui la commessa è partita e il committente ha temporaneamente alienato le sue necessità affidandole all’artista che inizia quel capitolo che riguarda da vicino l’approccio degli architetti. È in questo momento, infatti, che entra in ballo la questione progettuale: l’artista comincia a lavorare al “progetto di illusione” che coinvolge l’interpretazione stessa dello spazio architettonico in cui l’opera sarà realizzata, che implica una sua trasformazione, sia pure con i soli mezzi dell’illusione, una astuta interpretazione della fruizione dello spazio reale che prelude al coinvolgimento guidato dell’osservatore e delle sue percezioni attenuto atraverso lo strumento prospettico utilizzato nel pieno della sua espressione.

Quadratura e Scienza della Rappresentazione / Carlevaris, Anna Laura. - STAMPA. - 20/2011(2011), pp. 205-216.

Quadratura e Scienza della Rappresentazione

CARLEVARIS, Anna Laura
2011

Abstract

Uno dei possibili approcci al tema della prospettiva parietale è quello di partire con il porsi la domanda: perché nasce la quadratura? Chi decide per questo tipo di decorazione parietale? Come avviene la scelta del pittore di quadro? E, infine, come si muove l’artista dal momento in cui il lavoro gli viene proposto fino a quando la sua opera viene “collaudata”? Si tratta di indagare le motivazioni del committente e quelle del progetto decorativo, di entrare nel meccanismo che porta dall’esigenza (parete da decorare e volontà del committente) all’opera realizzata (progetto dell’illusione e sua realizzazione in situ). Queste dicotomie committente-artista, ambiente reale-ambiente illusorio, tecnica prospettica-risultato artistico rappresentano la caratteristica prima delle opere che rientrano nel grande capitolo della decorazione quadraturista e implicano la difficoltà, spesso riconosciuta dagli studiosi, di scindere progetto iconografico e progetto prospettico. Se però l’indagine della componente figurativa è stata ampiamente discussa nell’ambito storico-artistico cui naturalmente compete, dove inizia la pertinenza degli studiosi di Storia della Rappresentazione e di costruzione prospettica? Il testo ipotizza che si possa a ragione affermare che è proprio nel momento in cui la commessa è partita e il committente ha temporaneamente alienato le sue necessità affidandole all’artista che inizia quel capitolo che riguarda da vicino l’approccio degli architetti. È in questo momento, infatti, che entra in ballo la questione progettuale: l’artista comincia a lavorare al “progetto di illusione” che coinvolge l’interpretazione stessa dello spazio architettonico in cui l’opera sarà realizzata, che implica una sua trasformazione, sia pure con i soli mezzi dell’illusione, una astuta interpretazione della fruizione dello spazio reale che prelude al coinvolgimento guidato dell’osservatore e delle sue percezioni attenuto atraverso lo strumento prospettico utilizzato nel pieno della sua espressione.
2011
Dalla didattica alla ricerca
9788879705400
Quadratura; Quadratrurismo; Scienza della Rappresentazione; prospettiva; restituzione; superfici; Vallombrosa; Abbazia; raddrizzamento "Quadratura"; quadraturism; Representation sciences; perspective; restitution; rectification; Abbey; surfaces
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Quadratura e Scienza della Rappresentazione / Carlevaris, Anna Laura. - STAMPA. - 20/2011(2011), pp. 205-216.
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