Evitando di adottare categorizzazioni a priori, vengono ricostruite empiricamente (mediante micordati Istat ) le rappresentazioni del concetto di loisir a partire dai punti di vista della pluralità dei soggetti. Il significato che ne scaturisce, applicando ecniche di analsisi multidimensionale (ACM e Cluster) presenta polarità inconsuete e risulta multidimensionale: ingloba le finalità del loisir (ricreative/ludiche), i motivi che inducono a sceglierne le modalità di fruizione (egoistiche/solidaristiche), gli usi sociali e individuali (individualistici/socializzanti), i condizionamenti che ne determinano le modalità di gestione (eterodirette/autoridirette). Le visioni che ne derivano accentuano ora il carattere liberatorio e personale, ora quello edonistico, ora quello disimpegnato o impegnato, oppure evidenziano l’assoluta mancanza di queste caratteristiche indicando un tempo libero svuotato, fonte inesauribile di ansia esistenziale. Il confronto di questi risultati con i dati dell’Indagine Multiscopo 2000 segnala come la percezione emergente del loisir, così come espressa dagli italiani, si orienti sempre più verso una visione incentrata sull’individuo e sulle sue esigenze personali: il tempo libero si configura come lo spazio di evasione dai ruoli che irretiscono quotidianamente, come il tempo di vita in cui la personalità - negata nel lavoro - cerca di ritrovarsi in occupazioni diverse da quelle formalmente svolte. In questo scenario di crescente individualismo, mantiene una posizione privilegiata la famiglia, spazio “allargato” del soggetto in cui sfumano i confini dell’individualità.
Il senso del losir: un approccio empirico-multidimensionale / Mingo, Isabella. - STAMPA. - 1(2003), pp. 129-154.
Il senso del losir: un approccio empirico-multidimensionale
MINGO, Isabella
2003
Abstract
Evitando di adottare categorizzazioni a priori, vengono ricostruite empiricamente (mediante micordati Istat ) le rappresentazioni del concetto di loisir a partire dai punti di vista della pluralità dei soggetti. Il significato che ne scaturisce, applicando ecniche di analsisi multidimensionale (ACM e Cluster) presenta polarità inconsuete e risulta multidimensionale: ingloba le finalità del loisir (ricreative/ludiche), i motivi che inducono a sceglierne le modalità di fruizione (egoistiche/solidaristiche), gli usi sociali e individuali (individualistici/socializzanti), i condizionamenti che ne determinano le modalità di gestione (eterodirette/autoridirette). Le visioni che ne derivano accentuano ora il carattere liberatorio e personale, ora quello edonistico, ora quello disimpegnato o impegnato, oppure evidenziano l’assoluta mancanza di queste caratteristiche indicando un tempo libero svuotato, fonte inesauribile di ansia esistenziale. Il confronto di questi risultati con i dati dell’Indagine Multiscopo 2000 segnala come la percezione emergente del loisir, così come espressa dagli italiani, si orienti sempre più verso una visione incentrata sull’individuo e sulle sue esigenze personali: il tempo libero si configura come lo spazio di evasione dai ruoli che irretiscono quotidianamente, come il tempo di vita in cui la personalità - negata nel lavoro - cerca di ritrovarsi in occupazioni diverse da quelle formalmente svolte. In questo scenario di crescente individualismo, mantiene una posizione privilegiata la famiglia, spazio “allargato” del soggetto in cui sfumano i confini dell’individualità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.