Nell'ultimo ventennio il mercato finanziario ha visto il proliferare di molteplici tipologie di strumenti finanzari caratterizzati da una struttura contrattuale complessa difficilmente comprensibile ad un investitore ``comune'', soprattutto per i rischi ad essi connessi. L'inadeguatezza delle conoscenze, il comportamento spesso non corretto dei ``venditori'' e la crisi finanziaria in atto hanno comportato perdite, anche notevoli, ai risparmiatori determinando una sfiducia verso mercati finanziari, banche e intermendiari finanziari in generale. \`E dunque diventato necessario e inevitabile assumere ``provvedimenti'' da parte delle Autorit\`a preposte al fine di tutelare gli investitori e restituire fiducia ai risparmiatori. In particolare gli Organi di competenza, sia a livello comunitario che nazionale, sono intervenuti in materia di trasparenza informativa precontrattuale tramite l'adozione di provvedimenti che dettano regole per la predisposizione della documentazione informativa relativa a uno specifico strumento finanziario che viene proposto per la vendita al pubblico. In ambito assicurativo, con la Delibera n. 16840 del 19 marzo 2009 la Consob ha disciplinato la predisposizione del Prospetto d'offerta degli OICR aperti italiani, dei prodotti di ramo III e V, ossia delle polizze unit e index linked e delle polizze di capitalizzazione, rispettivamente. Le direttive contenute nella nuova normativa hanno lo scopo di supportare il risparmiatore in scelte d'investimento che siano fatte con la consapevolezza e la corretta conoscenza dei rischi assunti, dei possibili rendimenti derivanti, dei costi diretti e indiretti e sul tempo di permanenza ottimale, attraverso una rappresentazione dei fattori, che concorrono alla decisione d'investimento, che siano di facile comprensione e di immediata lettura. Sono stati dunque introdotti degli indicatori sintetici di natura quantitativa, definiti nell'ambito di metodologie in uso nell'attivit\`a di gestione e controllo del rischio dell'impresa che, almeno negli intenti, forniscano una corretta e oggettiva rappresentazione del profilo di rischio associato al prodotto d'investimento. Gli indicatori quantitavi fanno riferimento al grado di rischio, che pu\`o essere classificato in basso, medio-basso, medio, medio-alto, alto e molto-alto; all'orizzonte d'investimento consigliato.
La misurazione del rischio di performance di un investimento in polizze di ramo III secondo la normativa Consob / Rogo, Barbara. - STAMPA. - 9:(2012), pp. 1-32.
La misurazione del rischio di performance di un investimento in polizze di ramo III secondo la normativa Consob
ROGO, Barbara
2012
Abstract
Nell'ultimo ventennio il mercato finanziario ha visto il proliferare di molteplici tipologie di strumenti finanzari caratterizzati da una struttura contrattuale complessa difficilmente comprensibile ad un investitore ``comune'', soprattutto per i rischi ad essi connessi. L'inadeguatezza delle conoscenze, il comportamento spesso non corretto dei ``venditori'' e la crisi finanziaria in atto hanno comportato perdite, anche notevoli, ai risparmiatori determinando una sfiducia verso mercati finanziari, banche e intermendiari finanziari in generale. \`E dunque diventato necessario e inevitabile assumere ``provvedimenti'' da parte delle Autorit\`a preposte al fine di tutelare gli investitori e restituire fiducia ai risparmiatori. In particolare gli Organi di competenza, sia a livello comunitario che nazionale, sono intervenuti in materia di trasparenza informativa precontrattuale tramite l'adozione di provvedimenti che dettano regole per la predisposizione della documentazione informativa relativa a uno specifico strumento finanziario che viene proposto per la vendita al pubblico. In ambito assicurativo, con la Delibera n. 16840 del 19 marzo 2009 la Consob ha disciplinato la predisposizione del Prospetto d'offerta degli OICR aperti italiani, dei prodotti di ramo III e V, ossia delle polizze unit e index linked e delle polizze di capitalizzazione, rispettivamente. Le direttive contenute nella nuova normativa hanno lo scopo di supportare il risparmiatore in scelte d'investimento che siano fatte con la consapevolezza e la corretta conoscenza dei rischi assunti, dei possibili rendimenti derivanti, dei costi diretti e indiretti e sul tempo di permanenza ottimale, attraverso una rappresentazione dei fattori, che concorrono alla decisione d'investimento, che siano di facile comprensione e di immediata lettura. Sono stati dunque introdotti degli indicatori sintetici di natura quantitativa, definiti nell'ambito di metodologie in uso nell'attivit\`a di gestione e controllo del rischio dell'impresa che, almeno negli intenti, forniscano una corretta e oggettiva rappresentazione del profilo di rischio associato al prodotto d'investimento. Gli indicatori quantitavi fanno riferimento al grado di rischio, che pu\`o essere classificato in basso, medio-basso, medio, medio-alto, alto e molto-alto; all'orizzonte d'investimento consigliato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.