The text analyzes the relationship between knowledge of the historical and architectural buildings and seismic vulnerability assessment, looking at the differences in method and state of the art studies in Italy. Conduct an investigation on the building ancient taking only into account the structural point of view or the historical-architectural creates an oversimplification that may come to affect the results of the same research in the same way, solve a structural problem regardless of the need conservative or, conversely, neglecting or concealing the technical content of a choice of restoration always produce an operational failure: in general, substitutions or alterations indiscriminate heavy mechanical behavior of the 'natural' factory. Nevertheless, the studies and projects strongly unbalanced on one or the other component are prevalent

Il testo analizza i rapporti fra conoscenza storico-architettonica degli edifici e valutazione delle vulnerabilità sismica, guardando alle differenze di metodo e allo stato dell'arte degli studi in Italia. Condurre un’investigazione sull’edificio antico tenendo esclusivamente in conto il punto di vista strutturale o quello storico-architettonico crea un eccesso di semplificazione che può arrivare ad inficiare i risultati stessi della ricerca; allo stesso modo, risolvere un problema strutturale a prescindere dalla necessità conservativa o, viceversa, trascurare od occultare i contenuti tecnici di una scelta di restauro producono sempre un fallimento operativo: in genere, sostituzioni indiscriminate o alterazioni pesanti del comportamento meccanico ‘naturale’ della fabbrica. Ciò nonostante, gli studi e i progetti fortemente sbilanciati su l’una o l’altra componente sono prevalenti; in zona sismica, in particolare, l’urgenza posta dalla sicurezza sta sempre più favorendo, per ovvie ragioni psicologiche ma anche per un sempre più accentuato fideismo nel controllo numerico e nella tecnologia autoreferenziale che caratterizza i nostri tempi, l’elaborazione matematica a spese della consapevolezza storico-conservativa, troppo spesso trascurata e svilita a semplice corredo didascalico di corposi e inavvertiti fogli di calcolo. In un panorama di studi che si va sempre più arricchendo di sviluppi unidirezionali, scegliere di affrontare più percorsi paralleli d’investigazione (con diverse gerarchie di valori e linguaggi spesso non comunicanti fra loro) e di metterli reciproca connessione per giungere ad un risultato coerente e condivisibile costituisce di per sé un avanzamento della ricerca, pronto alla revisione delle strategie operative e alla rielaborazione interna dei risultati.

Introduzione / Fiorani, Donatella. - STAMPA. - (2010), pp. 11-13.

Introduzione

FIORANI, Donatella
2010

Abstract

The text analyzes the relationship between knowledge of the historical and architectural buildings and seismic vulnerability assessment, looking at the differences in method and state of the art studies in Italy. Conduct an investigation on the building ancient taking only into account the structural point of view or the historical-architectural creates an oversimplification that may come to affect the results of the same research in the same way, solve a structural problem regardless of the need conservative or, conversely, neglecting or concealing the technical content of a choice of restoration always produce an operational failure: in general, substitutions or alterations indiscriminate heavy mechanical behavior of the 'natural' factory. Nevertheless, the studies and projects strongly unbalanced on one or the other component are prevalent
2010
Terremoto e architettura storica: prevenire l’emergenza
Il testo analizza i rapporti fra conoscenza storico-architettonica degli edifici e valutazione delle vulnerabilità sismica, guardando alle differenze di metodo e allo stato dell'arte degli studi in Italia. Condurre un’investigazione sull’edificio antico tenendo esclusivamente in conto il punto di vista strutturale o quello storico-architettonico crea un eccesso di semplificazione che può arrivare ad inficiare i risultati stessi della ricerca; allo stesso modo, risolvere un problema strutturale a prescindere dalla necessità conservativa o, viceversa, trascurare od occultare i contenuti tecnici di una scelta di restauro producono sempre un fallimento operativo: in genere, sostituzioni indiscriminate o alterazioni pesanti del comportamento meccanico ‘naturale’ della fabbrica. Ciò nonostante, gli studi e i progetti fortemente sbilanciati su l’una o l’altra componente sono prevalenti; in zona sismica, in particolare, l’urgenza posta dalla sicurezza sta sempre più favorendo, per ovvie ragioni psicologiche ma anche per un sempre più accentuato fideismo nel controllo numerico e nella tecnologia autoreferenziale che caratterizza i nostri tempi, l’elaborazione matematica a spese della consapevolezza storico-conservativa, troppo spesso trascurata e svilita a semplice corredo didascalico di corposi e inavvertiti fogli di calcolo. In un panorama di studi che si va sempre più arricchendo di sviluppi unidirezionali, scegliere di affrontare più percorsi paralleli d’investigazione (con diverse gerarchie di valori e linguaggi spesso non comunicanti fra loro) e di metterli reciproca connessione per giungere ad un risultato coerente e condivisibile costituisce di per sé un avanzamento della ricerca, pronto alla revisione delle strategie operative e alla rielaborazione interna dei risultati.
vulnerabilità; terremoto; dissesti; consolidamento
02 Pubblicazione su volume::02c Prefazione/Postfazione
Introduzione / Fiorani, Donatella. - STAMPA. - (2010), pp. 11-13.
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