"La terapia chirurgica, sempre più conservati va, è passata dalla mastectomia alla quadrantectomia, alla tumorectomia con dissezione ascellare, fino alla tecnica dellinfonodo sentinella. Il conseguente miglioramento della qualità di vita delle donne colpite da questa malattia ha consentito un approccio più sereno alla diagnosi e alla terapia ed ha facilitato una diffusione capi Ilare delle campagne di sensibilizzazione per la partecipazione ai programmi di screening. Anche i progressi della chemioterapia e dell' ormonoterapia, non più usata dopo la scoperta dei recettori ormonali su base puramente empirica, hanno contribuito al miglioramento delle strategie terapeutiche. Ciononostante il cancro mammario è tutt'oggi la prima causa di morte, per patologia neoplastica, nel sesso femminile in tutti i paesi industrializzati. La prevenzione primaria volta a ridurre o eliminare l'esposizione a potenziali cancerogeni ambientali non è al momento possibile per la difficoltà di individuare e definire specifiche sostanze ad attività cancerogena. La prevenzione secondaria, legata alla diagnosi tempestiva, è in un momento di stasi: si stanno però realizzando e sperimentando nuove tecnologie. Un nuovo approccio oncologico nel terzo millennio potrebbe essere rappresentato dalla chemioprevenzione. L'obiettivo è ridurre l'incidenza del cancro mammario nelle donne a rischio mediante una terapia medica."
NEOPLASIE DELLA MAMMELLA / Nusiner, Maria Paola; Meggiorini, Maria Letizia; Cosmi, E. V.. - (2006).
NEOPLASIE DELLA MAMMELLA
NUSINER, Maria Paola;MEGGIORINI, Maria Letizia;
2006
Abstract
"La terapia chirurgica, sempre più conservati va, è passata dalla mastectomia alla quadrantectomia, alla tumorectomia con dissezione ascellare, fino alla tecnica dellinfonodo sentinella. Il conseguente miglioramento della qualità di vita delle donne colpite da questa malattia ha consentito un approccio più sereno alla diagnosi e alla terapia ed ha facilitato una diffusione capi Ilare delle campagne di sensibilizzazione per la partecipazione ai programmi di screening. Anche i progressi della chemioterapia e dell' ormonoterapia, non più usata dopo la scoperta dei recettori ormonali su base puramente empirica, hanno contribuito al miglioramento delle strategie terapeutiche. Ciononostante il cancro mammario è tutt'oggi la prima causa di morte, per patologia neoplastica, nel sesso femminile in tutti i paesi industrializzati. La prevenzione primaria volta a ridurre o eliminare l'esposizione a potenziali cancerogeni ambientali non è al momento possibile per la difficoltà di individuare e definire specifiche sostanze ad attività cancerogena. La prevenzione secondaria, legata alla diagnosi tempestiva, è in un momento di stasi: si stanno però realizzando e sperimentando nuove tecnologie. Un nuovo approccio oncologico nel terzo millennio potrebbe essere rappresentato dalla chemioprevenzione. L'obiettivo è ridurre l'incidenza del cancro mammario nelle donne a rischio mediante una terapia medica."I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.