Colleverde è un paesaggio per la tavola. Un omaggio al luogo che mi ospita da anni. Uno skyline modificabile e mutante fatto di semplici “casette”, che giocano con la luce e con lo spazio. Facce, falde, finiture e materiali cangianti che fanno della luce e dell’ombra due elementi viventi. Un gioco che trova nella base, nella linea di terra, l’elemento ordinatore. Vuoti e pieni, interstizi a cui è possibile dare senso e funzione, e volumi che esprimono materia e densità.

Colleverde / Martino, Carlo. - STAMPA. - (2010).

Colleverde

MARTINO, Carlo
2010

Abstract

Colleverde è un paesaggio per la tavola. Un omaggio al luogo che mi ospita da anni. Uno skyline modificabile e mutante fatto di semplici “casette”, che giocano con la luce e con lo spazio. Facce, falde, finiture e materiali cangianti che fanno della luce e dell’ombra due elementi viventi. Un gioco che trova nella base, nella linea di terra, l’elemento ordinatore. Vuoti e pieni, interstizi a cui è possibile dare senso e funzione, e volumi che esprimono materia e densità.
2010
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