The increasingly intense specialization in the field of architectural restoration in recent years has increased the number of skills and at the same time reduced the dialogue between them, often lack the hard and humble work of mutual attention, "translation" of languages, interconnection . The daily life of the restoration is not made of large workgroups, but rather blocks of professionals who must choose how to direct their own investigations and their own project and to do so, they must find ways to manage the immense wealth of information and experience which has now accumulated. This book aims to steer the need for understanding and guide further appropriate inquiries, provide an overview of "orderly" complexity. Because the understanding of the complexity of the restoration is not the starting point, but the intermediate level of cultural growth that must come to formulate proposals and interpretations: the origin of this process, in fact, there is only the naive and dangerous claim to reduce the restoration to a series of recipes to choose from time to time. A stronger awareness allows you to report the possible tools available to a unified method, or to undertake the only legitimate path that connects a good diagnostic for correct intervention conservative. It is therefore offer an organic synthesis and tidy on the role of technology in architectural restoration, starting with the story of the restoration and a theoretical and methodological reflection, then moved to the most common areas of application (surveying and representation, development, diagnostics, consolidation restoration of moisture, surface degradation, intervention on the surfaces).

La sempre più intensa specializzazione nel campo del restauro architettonico negli ultimi anni ha incrementato il numero delle competenze e nel contempo ridotto il dialogo fra di esse, mancando spesso il faticoso e umile lavoro di attenzione reciproca, di “traduzione” dei linguaggi, d’interconnessione. La quotidianità del restauro non è fatta di grandi gruppi di lavoro, quanto piuttosto d’isolati professionisti che devono scegliere come orientare le proprie indagini e il proprio progetto e, per farlo, devono trovare il modo di gestire l’immenso bagaglio informativo e di esperienza che si è ormai accumulato. Questo libro vuole direzionare tale necessità di comprensione, orientare ulteriori e opportuni approfondimenti, fornire una panoramica “ordinata” della complessità. Perché la comprensione della complessità del restauro non rappresenta il punto d’inizio, ma il livello intermedio di una crescita culturale che deve giungere a formulare interpretazioni e proposte: all’origine di questo percorso, infatti, c’è solo l’ingenua e pericolosa pretesa di ridurre il restauro a una serie di ricette da scegliere di volta in volta. Una più salda consapevolezza consente di relazionare i possibili strumenti disponibili ad un metodo unitario, ovvero d’intraprendere l’unico percorso legittimo che collega una buona diagnostica ad un corretto intervento conservativo. Viene pertanto offerta una sintesi organica e ordinata riguardante il ruolo delle tecnologie nel restauro architettonico, a partire dalla storia del restauro e da una riflessione teoretica e metodologica, passando poi per gli ambiti di applicazione più comuni (rilievo e rappresentazione, valorizzazione, diagnostica, consolidamento, risanamento dell'umidità, degrado superficiale, intervento sulle superfici).

Restauro e tecnologie in architettura / Fiorani, Donatella. - STAMPA. - (2009).

Restauro e tecnologie in architettura

FIORANI, Donatella
2009

Abstract

The increasingly intense specialization in the field of architectural restoration in recent years has increased the number of skills and at the same time reduced the dialogue between them, often lack the hard and humble work of mutual attention, "translation" of languages, interconnection . The daily life of the restoration is not made of large workgroups, but rather blocks of professionals who must choose how to direct their own investigations and their own project and to do so, they must find ways to manage the immense wealth of information and experience which has now accumulated. This book aims to steer the need for understanding and guide further appropriate inquiries, provide an overview of "orderly" complexity. Because the understanding of the complexity of the restoration is not the starting point, but the intermediate level of cultural growth that must come to formulate proposals and interpretations: the origin of this process, in fact, there is only the naive and dangerous claim to reduce the restoration to a series of recipes to choose from time to time. A stronger awareness allows you to report the possible tools available to a unified method, or to undertake the only legitimate path that connects a good diagnostic for correct intervention conservative. It is therefore offer an organic synthesis and tidy on the role of technology in architectural restoration, starting with the story of the restoration and a theoretical and methodological reflection, then moved to the most common areas of application (surveying and representation, development, diagnostics, consolidation restoration of moisture, surface degradation, intervention on the surfaces).
2009
La sempre più intensa specializzazione nel campo del restauro architettonico negli ultimi anni ha incrementato il numero delle competenze e nel contempo ridotto il dialogo fra di esse, mancando spesso il faticoso e umile lavoro di attenzione reciproca, di “traduzione” dei linguaggi, d’interconnessione. La quotidianità del restauro non è fatta di grandi gruppi di lavoro, quanto piuttosto d’isolati professionisti che devono scegliere come orientare le proprie indagini e il proprio progetto e, per farlo, devono trovare il modo di gestire l’immenso bagaglio informativo e di esperienza che si è ormai accumulato. Questo libro vuole direzionare tale necessità di comprensione, orientare ulteriori e opportuni approfondimenti, fornire una panoramica “ordinata” della complessità. Perché la comprensione della complessità del restauro non rappresenta il punto d’inizio, ma il livello intermedio di una crescita culturale che deve giungere a formulare interpretazioni e proposte: all’origine di questo percorso, infatti, c’è solo l’ingenua e pericolosa pretesa di ridurre il restauro a una serie di ricette da scegliere di volta in volta. Una più salda consapevolezza consente di relazionare i possibili strumenti disponibili ad un metodo unitario, ovvero d’intraprendere l’unico percorso legittimo che collega una buona diagnostica ad un corretto intervento conservativo. Viene pertanto offerta una sintesi organica e ordinata riguardante il ruolo delle tecnologie nel restauro architettonico, a partire dalla storia del restauro e da una riflessione teoretica e metodologica, passando poi per gli ambiti di applicazione più comuni (rilievo e rappresentazione, valorizzazione, diagnostica, consolidamento, risanamento dell'umidità, degrado superficiale, intervento sulle superfici).
architettura; restauro; tecnologie
Fiorani, Donatella
06 Curatela::06a Curatela
Restauro e tecnologie in architettura / Fiorani, Donatella. - STAMPA. - (2009).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/394232
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