I cinque capitoli di questo volume ripropongono alcuni passi del mo cammino verso una fenomenologia del diritto esistenzialmente fondata. Le interpretazioni delle opere di Nietzsche, Jaspers, Sartre, Heidegger e Lacan si muovono attorno a quello che ritengo essere un problema non secondario per la descrizione e la comprensione del tempo presente: la costatazione che il fenomeno diritto no è uno degli elementi che qualificano nel profondo la civiltà contemporanea. Questa costatazione trova delle possibilità di discussione consapevole se si chiarisce il nesso tra la trasformazione dell’io-soggetto-esistente nell’uomo-desiderante e l’oscurarsi della civiltà contemporanea in quanto civiltà giuridica. Questo volume è un invito a discutere l’incidenza di questa trasformazione della qualità della civiltà contemporanea, pensata in quel luogo essenziale ove si coappartiene ed è deciso quanto viene nominato con i termini soggetto, libertà e diritto. L’insieme di queste considerazioni mostra la principalità della trasformazione dell’uomo io-soggetto-esistente nell’uomo-desiderante per la descrizione e la comprensione della civiltà contemporanea come civiltà a-giuridica, in un oscurarsi del senso del fenomeno diritto; ogni riflessione filosofica sulla contemporaneità, dunque, non può che essere anche una riflessione filosofico-giuridica. Ogni cosiddetta ‘filosofia del diritto’ non può, quindi, che essere Filosofia, certo non integralmente risolta nel suo tempo, ma neppure estranea alla sua contemporaneità.

Soggetto, libertà e diritto nel pensiero contemporaneo: da Nietzche verso Lacan / Romano, Bruno. - STAMPA. - (1983), pp. 11-174.

Soggetto, libertà e diritto nel pensiero contemporaneo: da Nietzche verso Lacan

ROMANO, Bruno
1983

Abstract

I cinque capitoli di questo volume ripropongono alcuni passi del mo cammino verso una fenomenologia del diritto esistenzialmente fondata. Le interpretazioni delle opere di Nietzsche, Jaspers, Sartre, Heidegger e Lacan si muovono attorno a quello che ritengo essere un problema non secondario per la descrizione e la comprensione del tempo presente: la costatazione che il fenomeno diritto no è uno degli elementi che qualificano nel profondo la civiltà contemporanea. Questa costatazione trova delle possibilità di discussione consapevole se si chiarisce il nesso tra la trasformazione dell’io-soggetto-esistente nell’uomo-desiderante e l’oscurarsi della civiltà contemporanea in quanto civiltà giuridica. Questo volume è un invito a discutere l’incidenza di questa trasformazione della qualità della civiltà contemporanea, pensata in quel luogo essenziale ove si coappartiene ed è deciso quanto viene nominato con i termini soggetto, libertà e diritto. L’insieme di queste considerazioni mostra la principalità della trasformazione dell’uomo io-soggetto-esistente nell’uomo-desiderante per la descrizione e la comprensione della civiltà contemporanea come civiltà a-giuridica, in un oscurarsi del senso del fenomeno diritto; ogni riflessione filosofica sulla contemporaneità, dunque, non può che essere anche una riflessione filosofico-giuridica. Ogni cosiddetta ‘filosofia del diritto’ non può, quindi, che essere Filosofia, certo non integralmente risolta nel suo tempo, ma neppure estranea alla sua contemporaneità.
1983
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Soggetto, libertà e diritto nel pensiero contemporaneo: da Nietzche verso Lacan / Romano, Bruno. - STAMPA. - (1983), pp. 11-174.
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