This paper is a proposal to read the perspective of the so-called "progressive" education made in the first half of the twentieth century as a frame still relevant to a better understanding about the problems of integration in schools. The relevance of the "progressive" perspective, shows how some typical problems of today's situation could be overcome through some of the radical choices made by those educators who promoted the "progressive" movement almost a century ago: they conceived a school without evaluation, in which the students themselves were able to improve freely their results and to grow through self-correction.
Il saggio propone di leggere la prospettiva dell'educazione attiva primo-novecentesca come una cornice ancora attuale per comprendere e affrontare i problemi dell'integrazione nella scuola d'oggi. Il volume, infatti, propone nel suo complesso uno studio approfondito del problema delle diseguaglianze in campo formativo, mettendo in evidenza come ad una variabilità notevole degli esiti dei percorsi formativi corrisponda una profonda diseguaglianza nella distribuzione delle risorse e, quindi, nella disponibilità di queste ultime rispetto alla molteplicità delle situazioni problematiche. Il saggio intende mostrare, quindi, l'attualità della prospettiva attivistica, mostrando come alcuni problemi tipici della situazione odierna potrebbero essere superati attraverso le scelte radicali operate dagli educatori che promossero questo movimento un secolo fa, a partire da quelle relative alla valutazione. Infatti, gli educatori dell'attvismo concepirono una scuola senza valutazione, in cui gli allievi stessi fossero in grado di progredire nei risultati e di crescere attraverso l'autocorrezione.
Il falso problema della selezione e la scuola attiva / Pesci, Furio. - STAMPA. - (2011), pp. 147-159.
Il falso problema della selezione e la scuola attiva
PESCI, Furio
2011
Abstract
This paper is a proposal to read the perspective of the so-called "progressive" education made in the first half of the twentieth century as a frame still relevant to a better understanding about the problems of integration in schools. The relevance of the "progressive" perspective, shows how some typical problems of today's situation could be overcome through some of the radical choices made by those educators who promoted the "progressive" movement almost a century ago: they conceived a school without evaluation, in which the students themselves were able to improve freely their results and to grow through self-correction.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.