In Italia sebbene in presenza di alti livelli di occupazione femminile a tempo pieno, la quota totale delle donne che lavorano rimane più bassa rispetto ai paesi non solo dell’Europa nordica ma anche di quella continentale. Bassa è inoltre (come evidente) la quota del part-time femminile. Ciò se da una parte trova spiegazione nella più alta incidenza del lavoro full-time – in un contesto in cui l’orario di lavoro è già stato sottoposto a riduzioni [Lewis et al. 2009] – dall’altra rimanda all’ampio ricorso ai congedi. In altre parole, le donne francesi quando lavorano lo fanno soprattutto a tempo pieno; in alternativa sono i congedi piuttosto che il part-time a regolare i rapporti tra cura familiare e lavoro per il mercato. Quello che qui è interessante rimarcare, come fa Morel [2007], è la diversità nell’utilizzo dei congedi o degli sgravi fiscali volti a acquistare assistenza al domicilio, a seconda del tipo di posizione nel mercato del lavoro. Sono infatti le donne più deboli nel mercato del lavoro, più a rischio marginalità, ad usufruire dei primi. Viceversa gli strumenti di solvibilità e l’acquisto di assistenza al domicilio sono soprattutto appannaggio delle donne collocate stabilmente nel mercato del lavoro, con impieghi full-time e protetti.
LAVORO E CURA DEI FIGLI IN EUROPA E IN ITALIA / Salmieri, Luca; Giancola, Orazio. - STAMPA. - (2011), pp. 215-237. [10.978.8815/304377].
LAVORO E CURA DEI FIGLI IN EUROPA E IN ITALIA
SALMIERI, LUCA;GIANCOLA, ORAZIO
2011
Abstract
In Italia sebbene in presenza di alti livelli di occupazione femminile a tempo pieno, la quota totale delle donne che lavorano rimane più bassa rispetto ai paesi non solo dell’Europa nordica ma anche di quella continentale. Bassa è inoltre (come evidente) la quota del part-time femminile. Ciò se da una parte trova spiegazione nella più alta incidenza del lavoro full-time – in un contesto in cui l’orario di lavoro è già stato sottoposto a riduzioni [Lewis et al. 2009] – dall’altra rimanda all’ampio ricorso ai congedi. In altre parole, le donne francesi quando lavorano lo fanno soprattutto a tempo pieno; in alternativa sono i congedi piuttosto che il part-time a regolare i rapporti tra cura familiare e lavoro per il mercato. Quello che qui è interessante rimarcare, come fa Morel [2007], è la diversità nell’utilizzo dei congedi o degli sgravi fiscali volti a acquistare assistenza al domicilio, a seconda del tipo di posizione nel mercato del lavoro. Sono infatti le donne più deboli nel mercato del lavoro, più a rischio marginalità, ad usufruire dei primi. Viceversa gli strumenti di solvibilità e l’acquisto di assistenza al domicilio sono soprattutto appannaggio delle donne collocate stabilmente nel mercato del lavoro, con impieghi full-time e protetti.File | Dimensione | Formato | |
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