Nell’arco del Cinquecento si determina a Roma un consistente cambiamento del rapporto tra la città e i luoghi deputati alla formazione e allo sviluppo del sapere. Ci troviamo di fronte ad uno scenario in evoluzione nel quale svolgono la loro azione sociale, istruttiva e di ricerca nuove istituzioni la cui quantità e varietà sono legate all’affermarsi della Riforma, della Controriforma ma anche di una mentalità e di una cultura mutate, oltre che di una generale sensibilizzazione al tema educativo: collegi, seminari, orfanotrofi, conservatori, scuole pubbliche, accademie. Un ambito vasto e articolato intorno a differenti istanze culturali, che oscilla dalla istruzione primaria (la cui richiesta si estende in ulteriori strati della popolazione contemporaneamente al sistematico intervento di assistenza e confessionalizzazione della Chiesa, culminata a fine secolo negli insegnamenti di Giuseppe Calasanzio) alla fondazione di accademie. Si è scelto di trattare, fra le molte, le istituzioni per le quali è parso più chiaro e diretto il riflesso sull’immagine della città, ovvero collegi, università e biblioteche. È una selezione che consente di individuare una serie di edifici aventi, fra l’altro, un modello comune: l’architettura civile privata. A partire da questa origine, che generalmente si lega ad una committenza curiale, si sono precisate nel tempo tipologie proprie, funzionali ad esigenze di spazio, di uso, di decoro. La materia è perciò eterogenea e gli esempi, se si esclude la Sapienza i cui più noti sviluppi sono documentati con continuità per tutto il Cinquecento, si concentrano nella seconda metà del secolo. Al di là delle differenze di scelte insediative, sviluppi ed esiti architettonici, i vari luoghi di cultura si situano sul tessuto urbano spesso secondo logiche aggregative la cui lettura restituisce una rappresentazione inedita della città cinquecentesca.

Spazio urbano e luoghi del sapere a Roma nel XVI secolo / Cantatore, Flavia. - STAMPA. - II(2011), pp. 89-104.

Spazio urbano e luoghi del sapere a Roma nel XVI secolo

CANTATORE, FLAVIA
2011

Abstract

Nell’arco del Cinquecento si determina a Roma un consistente cambiamento del rapporto tra la città e i luoghi deputati alla formazione e allo sviluppo del sapere. Ci troviamo di fronte ad uno scenario in evoluzione nel quale svolgono la loro azione sociale, istruttiva e di ricerca nuove istituzioni la cui quantità e varietà sono legate all’affermarsi della Riforma, della Controriforma ma anche di una mentalità e di una cultura mutate, oltre che di una generale sensibilizzazione al tema educativo: collegi, seminari, orfanotrofi, conservatori, scuole pubbliche, accademie. Un ambito vasto e articolato intorno a differenti istanze culturali, che oscilla dalla istruzione primaria (la cui richiesta si estende in ulteriori strati della popolazione contemporaneamente al sistematico intervento di assistenza e confessionalizzazione della Chiesa, culminata a fine secolo negli insegnamenti di Giuseppe Calasanzio) alla fondazione di accademie. Si è scelto di trattare, fra le molte, le istituzioni per le quali è parso più chiaro e diretto il riflesso sull’immagine della città, ovvero collegi, università e biblioteche. È una selezione che consente di individuare una serie di edifici aventi, fra l’altro, un modello comune: l’architettura civile privata. A partire da questa origine, che generalmente si lega ad una committenza curiale, si sono precisate nel tempo tipologie proprie, funzionali ad esigenze di spazio, di uso, di decoro. La materia è perciò eterogenea e gli esempi, se si esclude la Sapienza i cui più noti sviluppi sono documentati con continuità per tutto il Cinquecento, si concentrano nella seconda metà del secolo. Al di là delle differenze di scelte insediative, sviluppi ed esiti architettonici, i vari luoghi di cultura si situano sul tessuto urbano spesso secondo logiche aggregative la cui lettura restituisce una rappresentazione inedita della città cinquecentesca.
2011
Roma. Le trasformazioni urbane nel Cinquecento. Dalla città al territorio
9788822260543
storia urbana; Roma; XVI secolo; cultura; collegi; biblioteche; università
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Spazio urbano e luoghi del sapere a Roma nel XVI secolo / Cantatore, Flavia. - STAMPA. - II(2011), pp. 89-104.
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