Il Vom Ort der Welt (1576) di Valentin Weigel si apre – piuttosto sorprendentemente, in verità, considerando l’orientamento spiccatamente spiritualista della sua precedente produzione letteraria – con una dettagliata trattazione di astronomia sferica e geografia fisica. L’autore si dedica quindi per svariate pagine a rispondere al quesito perché il globo terrestre si libri nel mezzo dei cieli, rimanendo fisso nel suo luogo, senza che la sua pesante moles corporea lo trascini verso il basso. In realtà, come si constata proseguendo nella lettura, il luogo fisico di cui egli discorre con tanta ampiezza si propone come la rappresentazione sensibile e la metafora di quel luogo puramente spirituale – il volere divino – nel quale solamente l’anima umana, così come la terra nel centro del cosmo, può trovare la sua quiete e la sua vera destinazione. Valentin Weigel’s Vom Ort der Welt (1576) starts – somewhat surprisingly indeed, given the marked spiritualistic trend of his precedent works – with a detailed treatment of sphaerical astronomy and phisical geography. In succession, through many pages, Weigel dwells on the problem why the earth librates itself in the middle of the heavens, staying fixed in its place without falling down, dragged by its heavy moles corporea. In reality, as one can remark going on reading, the physical place about which he so diffusely discusses is the sensible representation or metaphor of the pure spiritual place – the divine will – in which the human soul solely can find its quiet and its true destination, as well as the earth in the middle of the heavens.
Luogo della terra e luogo dell’anima. Il concetto di praedestinirter Ort in Valentin Weigel / Bianchi, MASSIMO LUIGI. - STAMPA. - (2004), pp. 178-194.
Luogo della terra e luogo dell’anima. Il concetto di praedestinirter Ort in Valentin Weigel
BIANCHI, MASSIMO LUIGI
2004
Abstract
Il Vom Ort der Welt (1576) di Valentin Weigel si apre – piuttosto sorprendentemente, in verità, considerando l’orientamento spiccatamente spiritualista della sua precedente produzione letteraria – con una dettagliata trattazione di astronomia sferica e geografia fisica. L’autore si dedica quindi per svariate pagine a rispondere al quesito perché il globo terrestre si libri nel mezzo dei cieli, rimanendo fisso nel suo luogo, senza che la sua pesante moles corporea lo trascini verso il basso. In realtà, come si constata proseguendo nella lettura, il luogo fisico di cui egli discorre con tanta ampiezza si propone come la rappresentazione sensibile e la metafora di quel luogo puramente spirituale – il volere divino – nel quale solamente l’anima umana, così come la terra nel centro del cosmo, può trovare la sua quiete e la sua vera destinazione. Valentin Weigel’s Vom Ort der Welt (1576) starts – somewhat surprisingly indeed, given the marked spiritualistic trend of his precedent works – with a detailed treatment of sphaerical astronomy and phisical geography. In succession, through many pages, Weigel dwells on the problem why the earth librates itself in the middle of the heavens, staying fixed in its place without falling down, dragged by its heavy moles corporea. In reality, as one can remark going on reading, the physical place about which he so diffusely discusses is the sensible representation or metaphor of the pure spiritual place – the divine will – in which the human soul solely can find its quiet and its true destination, as well as the earth in the middle of the heavens.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


