Nei primi anni '60 [Tyrrell e Bynoe, 1965; Hamre e Procknow, 1966; McIntosh e al., 1967], i Coronaviruses (hCoVs) si dimostravano patogeni in studi effettuati su volontari [Bradburne e Somerset, 1972] inoltre è stata valutata la diffusione di due ceppi conosciuti l'hCoV-229E e l' hCoV-OC43 [McIntosh et al.,1970; Kaye et al., 1971, 1972; Hamre and Beem, 1972; Monto and Lim, 1974; Gerna et al., 1978, 1980;MacNaughton, 1982]. Inizialmente furono descritti anche altri virus hCoVs cosi come B814 [Tyrrell and Bynoe,1965],hCoV-OC16, hCoV-OC37, e hCoV-OC48 [McIntosh et al., 1967]. Tuttavia questi virus non crescono in colture di tessuto o in modelli animali . Tentativi di identificare hCoVs in campioni clinici usando anticorpi monoclonali o liclonali non era stata soddisfacente [McIntosh et al., 1978; Sizun et al., 1998].Gli studi si spostarono sui coronavirus animali , dopo diffuse ricerche in una grande varietà di specie animali, furono allestiti in parallelo studi sulla relazione antigenica tra coronavirus umani e animali [Kaye et al., 1975; Gerna et al., 1981], e fu poi descritta una strategia unica di replicazione [Lai and Holmes, 2001]. A questo seguì l'identificazione dell'agente della SARS (hCoV-SARS) in 2003 [Peiris et al., 2003]. In parallelo , il potenziale ruolo patogenico del hCoVs, e, in particolare, hCoV-OC43 nelle malattie del tratto gastroenterico furono investigate con lo studio della relazione antigenica tra hCoV-OC43 la diarrea neonatale a [Chany et al., 1982; Gerna et al.,1985].In aggiunta , le tecniche molecolari permisero l'identificazione del gruppo I (229E-like) e del gruppo II (OC43-like) hCoVs nelle secrezioni respiratorie [Sizunet al., 1998; El-Sahly et al., 2000; Vabret et al., 2001,2003; Falsey et al., 2002; Pene et al., 2003;Vallet et al.,2004] e la scoperta di nuovi hCoVs. Recentemente due gruppi di ricercatori da The Netherlands [Fouchier et al., 2004;van der Hoek et al., 2004] e un gruppo dall'USA [Esper et al., 2005] descrivono nuovi hCoV, chiamati NL63 e New Haven. Questo virus è correlato con hCoV-229E, e descritto come un agente virale associato ad infezioni del tratto respiratorio in bambini ospedalizzati. Inoltre, un altro hCoV (siglato HKU1), correlate con hCoVOC43, è stato isolato in due pazienti di Hong-Kong con polmonite [Woo et al., 2005, Sloots et al., 2006; Vabret et al., 2006]. Questi nuovi virus possono essere aggiunti ai precedenti studiati , OC43 and 229E. Molto interessante è anche il fatto che l'NL63 è stato implicate nella malattia di Kawasaki's ed è stato riportato l'isolamento del coronavirus in pazienti con sclerosi multipla. E' noto che i coronavirus animali causano infezione non soltanto nel tratto respiratorio ma anche nel tratto gastroenterico e nel sistema nervosa centrale. Il prof RP Viscidi nel suo laboratorio del Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimore -Washington ha allestito un nuovo propotipo con le proteine della nuc leocapside di 4 coronavirus (OC43, 229E, NL63 and HKU1) La proteina sembra essere il maggiore target per la risposta anticorpale verso questi virus .Con questi reagenti sarà quindi possibile effettuare dosaggi anticorpali specifici utilizzando come metodica di rivelazione l'Elisa.e quindi studi sieroepidemiologici.Al momento pochi lavori riportano dati sulla circolazione dei Coronavirus in Europa come anche il loro coinvolgimento patologico;ancora è poco conosciuta l'estensione dell'esposizione della popolazione umana a tali virus ed anche la possibile associazione con diverse malattie. Lo scopo del nostro lavoro sarà di : 1 valutare la reale validità del sistema per la diagnosi l'incidenza in Italia di questi nuovi virus 2 studiare l'esatto ruolo dei Coronavirus in diversi gruppi di pazienti con età anagrafiche diverse. Nel presente studio noi analizziamo una corte di pazienti ospedalizzati diverse popolazioni di pazienti con infezioni respiratorie,polmoniti, malattie gastrointestinali;naturalmente verranno studiati i sieri anche di pazienti pediatrici specialmente quelli d'età inferiore ad un anno.

Studio di nuovi virus di interesse medico / Rivanera, Daniela; Viscidi, Rp. - (2011).

Studio di nuovi virus di interesse medico

RIVANERA, Daniela;
2011

Abstract

Nei primi anni '60 [Tyrrell e Bynoe, 1965; Hamre e Procknow, 1966; McIntosh e al., 1967], i Coronaviruses (hCoVs) si dimostravano patogeni in studi effettuati su volontari [Bradburne e Somerset, 1972] inoltre è stata valutata la diffusione di due ceppi conosciuti l'hCoV-229E e l' hCoV-OC43 [McIntosh et al.,1970; Kaye et al., 1971, 1972; Hamre and Beem, 1972; Monto and Lim, 1974; Gerna et al., 1978, 1980;MacNaughton, 1982]. Inizialmente furono descritti anche altri virus hCoVs cosi come B814 [Tyrrell and Bynoe,1965],hCoV-OC16, hCoV-OC37, e hCoV-OC48 [McIntosh et al., 1967]. Tuttavia questi virus non crescono in colture di tessuto o in modelli animali . Tentativi di identificare hCoVs in campioni clinici usando anticorpi monoclonali o liclonali non era stata soddisfacente [McIntosh et al., 1978; Sizun et al., 1998].Gli studi si spostarono sui coronavirus animali , dopo diffuse ricerche in una grande varietà di specie animali, furono allestiti in parallelo studi sulla relazione antigenica tra coronavirus umani e animali [Kaye et al., 1975; Gerna et al., 1981], e fu poi descritta una strategia unica di replicazione [Lai and Holmes, 2001]. A questo seguì l'identificazione dell'agente della SARS (hCoV-SARS) in 2003 [Peiris et al., 2003]. In parallelo , il potenziale ruolo patogenico del hCoVs, e, in particolare, hCoV-OC43 nelle malattie del tratto gastroenterico furono investigate con lo studio della relazione antigenica tra hCoV-OC43 la diarrea neonatale a [Chany et al., 1982; Gerna et al.,1985].In aggiunta , le tecniche molecolari permisero l'identificazione del gruppo I (229E-like) e del gruppo II (OC43-like) hCoVs nelle secrezioni respiratorie [Sizunet al., 1998; El-Sahly et al., 2000; Vabret et al., 2001,2003; Falsey et al., 2002; Pene et al., 2003;Vallet et al.,2004] e la scoperta di nuovi hCoVs. Recentemente due gruppi di ricercatori da The Netherlands [Fouchier et al., 2004;van der Hoek et al., 2004] e un gruppo dall'USA [Esper et al., 2005] descrivono nuovi hCoV, chiamati NL63 e New Haven. Questo virus è correlato con hCoV-229E, e descritto come un agente virale associato ad infezioni del tratto respiratorio in bambini ospedalizzati. Inoltre, un altro hCoV (siglato HKU1), correlate con hCoVOC43, è stato isolato in due pazienti di Hong-Kong con polmonite [Woo et al., 2005, Sloots et al., 2006; Vabret et al., 2006]. Questi nuovi virus possono essere aggiunti ai precedenti studiati , OC43 and 229E. Molto interessante è anche il fatto che l'NL63 è stato implicate nella malattia di Kawasaki's ed è stato riportato l'isolamento del coronavirus in pazienti con sclerosi multipla. E' noto che i coronavirus animali causano infezione non soltanto nel tratto respiratorio ma anche nel tratto gastroenterico e nel sistema nervosa centrale. Il prof RP Viscidi nel suo laboratorio del Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimore -Washington ha allestito un nuovo propotipo con le proteine della nuc leocapside di 4 coronavirus (OC43, 229E, NL63 and HKU1) La proteina sembra essere il maggiore target per la risposta anticorpale verso questi virus .Con questi reagenti sarà quindi possibile effettuare dosaggi anticorpali specifici utilizzando come metodica di rivelazione l'Elisa.e quindi studi sieroepidemiologici.Al momento pochi lavori riportano dati sulla circolazione dei Coronavirus in Europa come anche il loro coinvolgimento patologico;ancora è poco conosciuta l'estensione dell'esposizione della popolazione umana a tali virus ed anche la possibile associazione con diverse malattie. Lo scopo del nostro lavoro sarà di : 1 valutare la reale validità del sistema per la diagnosi l'incidenza in Italia di questi nuovi virus 2 studiare l'esatto ruolo dei Coronavirus in diversi gruppi di pazienti con età anagrafiche diverse. Nel presente studio noi analizziamo una corte di pazienti ospedalizzati diverse popolazioni di pazienti con infezioni respiratorie,polmoniti, malattie gastrointestinali;naturalmente verranno studiati i sieri anche di pazienti pediatrici specialmente quelli d'età inferiore ad un anno.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/386304
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