Il Capitolo B del volume nel quale è inserito il contributo in oggetto, è dedicato all’Analisi conoscitiva delle dinamiche urbane di Teramo e in particolare dell’area del centro storico nella quale sono situati il teatro romano e la vicina cattedrale. Vengono restituite le vicende edilizie della città e le sue trasformazioni nel tempo, rapportate ai dibattiti cittadini che hanno contribuito ad arricchire la formazione dell’identità urbana, in particolare nell’ultimo secolo. Nella presente scheda "I piani Regolatori di Teramo Moderna" (di N. Mannino), corredata di riferimenti alle fonti letterarie e d’archivio frutto di una ricerca originale della scrivente, si ricostruisce la rinascita edilizia della città fin dai primi dell’Ottocento; periodo nel quale avviene anche la saldatura tra la Terra Vetus e la Terra Nova teramane. Il primo Piano Regolatore cittadino è adottato nel 1934. Riguardo al teatro romano, ancora completamente sepolto sotto le case d’origine medievale, il Piano accoglie una proposta di liberazione e d’isolamento per mettere il monumento “in condizioni di visibilità”. Nel successivo Piano di Risanamento del quartiere più malsano a sud est della città (Piano di Risanamento di S. Maria di Bitetto,1939, ingegneri S. Montani e A. Cardellini) confluiscono molte delle precedenti soluzioni urbanistiche maturate nel tempo. Il ‘Piano di Bitetto’, con il suo programma di espropri e demolizioni, ha il centro della sua applicazione nell’area monumentale cittadina. L’azione demolitoria intrapresa dal 1939 è proseguita fino ai primi anni Settanta del XX secolo - ufficialmente fino all’approvazione del nuovo Piano Regolatore del 1973 dell’architetto V. Fariello – causando irreparabili danni anche ai resti archeologici del Teatro. Un Piano Particolareggiato del Centro Storico redatto nel 1981 (architetti N. Mariotti e S. Basile) e fondato su puntuali analisi preliminari di natura storica, tipologica, funzionale dei contesti urbani interessati, è stato incluso nell’ultimo Piano Regolatore vigente dal 2006 quale strumento per la pianificazione del centro storico.
I Piani Regolatori di Teramo moderna / Mannino, Natalina. - STAMPA. - (2012), pp. 16-19.
I Piani Regolatori di Teramo moderna
MANNINO, Natalina
2012
Abstract
Il Capitolo B del volume nel quale è inserito il contributo in oggetto, è dedicato all’Analisi conoscitiva delle dinamiche urbane di Teramo e in particolare dell’area del centro storico nella quale sono situati il teatro romano e la vicina cattedrale. Vengono restituite le vicende edilizie della città e le sue trasformazioni nel tempo, rapportate ai dibattiti cittadini che hanno contribuito ad arricchire la formazione dell’identità urbana, in particolare nell’ultimo secolo. Nella presente scheda "I piani Regolatori di Teramo Moderna" (di N. Mannino), corredata di riferimenti alle fonti letterarie e d’archivio frutto di una ricerca originale della scrivente, si ricostruisce la rinascita edilizia della città fin dai primi dell’Ottocento; periodo nel quale avviene anche la saldatura tra la Terra Vetus e la Terra Nova teramane. Il primo Piano Regolatore cittadino è adottato nel 1934. Riguardo al teatro romano, ancora completamente sepolto sotto le case d’origine medievale, il Piano accoglie una proposta di liberazione e d’isolamento per mettere il monumento “in condizioni di visibilità”. Nel successivo Piano di Risanamento del quartiere più malsano a sud est della città (Piano di Risanamento di S. Maria di Bitetto,1939, ingegneri S. Montani e A. Cardellini) confluiscono molte delle precedenti soluzioni urbanistiche maturate nel tempo. Il ‘Piano di Bitetto’, con il suo programma di espropri e demolizioni, ha il centro della sua applicazione nell’area monumentale cittadina. L’azione demolitoria intrapresa dal 1939 è proseguita fino ai primi anni Settanta del XX secolo - ufficialmente fino all’approvazione del nuovo Piano Regolatore del 1973 dell’architetto V. Fariello – causando irreparabili danni anche ai resti archeologici del Teatro. Un Piano Particolareggiato del Centro Storico redatto nel 1981 (architetti N. Mariotti e S. Basile) e fondato su puntuali analisi preliminari di natura storica, tipologica, funzionale dei contesti urbani interessati, è stato incluso nell’ultimo Piano Regolatore vigente dal 2006 quale strumento per la pianificazione del centro storico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.