Il saggio affronta le problematiche connesse al rinnovamento della cultura architettonica che si verifica soprattutto a Belluno all’inizio del Settecento grazie alle committenze dei vescovi Giovanni Francesco Bembo (1695-1720) e Gaetano Zuanelli (1730-1736). Al vescovo Bembo si deve la costruzione di una nuova dimora vescovile in località S. Gervasio, detta villa “del Belvedere”, uno dei più significativi esempi di residenza di campagna del tempo e in città l’edificazione del nuovo seminario dei chierici. Durante il governo del vescovo Zuanelli è innalzato il campanile del duomo ed è ricostruita la chiesa di S. Pietro. Per ciò che riguarda l’architettura civile, nella seconda metà del XVIII secolo, dalla fusione di tre distinte unità edilizie è realizzato palazzo Fulcis (poi de Bortoli); mentre una committenza nuova, promossa da una società di eguali e non da un privato, è all’origine della realizzazione della sede dell’accademia degli Anistamici, oggi palazzetto Minerva. Nel corso del Settecento, nel Bellunese e nel Feltrino, la produzione artistica si concentra anche nel rifacimento delle residenze suburbane. Nell’ampia casistica dei complessi monumentali della valle del Piave, lo studio analizza villa Sandi (ora Zasso) a Moldoi, Sospirolo; villa Pasole (Berton, Bonato) a Pedavena; villa Miari Fulcis a Modolo; villa Bellati, detta “Le Case” a Feltre; villa Butta (Sammartini, De Rigo) a Cusighe e villa Villabruna (Bellati, Cumano, De Boni) in località S. Silvestro a Feltre.
Belluno e Feltre / DAL MAS, Roberta Maria. - STAMPA. - Unico(2012), pp. 214-221.
Belluno e Feltre
DAL MAS, Roberta Maria
2012
Abstract
Il saggio affronta le problematiche connesse al rinnovamento della cultura architettonica che si verifica soprattutto a Belluno all’inizio del Settecento grazie alle committenze dei vescovi Giovanni Francesco Bembo (1695-1720) e Gaetano Zuanelli (1730-1736). Al vescovo Bembo si deve la costruzione di una nuova dimora vescovile in località S. Gervasio, detta villa “del Belvedere”, uno dei più significativi esempi di residenza di campagna del tempo e in città l’edificazione del nuovo seminario dei chierici. Durante il governo del vescovo Zuanelli è innalzato il campanile del duomo ed è ricostruita la chiesa di S. Pietro. Per ciò che riguarda l’architettura civile, nella seconda metà del XVIII secolo, dalla fusione di tre distinte unità edilizie è realizzato palazzo Fulcis (poi de Bortoli); mentre una committenza nuova, promossa da una società di eguali e non da un privato, è all’origine della realizzazione della sede dell’accademia degli Anistamici, oggi palazzetto Minerva. Nel corso del Settecento, nel Bellunese e nel Feltrino, la produzione artistica si concentra anche nel rifacimento delle residenze suburbane. Nell’ampia casistica dei complessi monumentali della valle del Piave, lo studio analizza villa Sandi (ora Zasso) a Moldoi, Sospirolo; villa Pasole (Berton, Bonato) a Pedavena; villa Miari Fulcis a Modolo; villa Bellati, detta “Le Case” a Feltre; villa Butta (Sammartini, De Rigo) a Cusighe e villa Villabruna (Bellati, Cumano, De Boni) in località S. Silvestro a Feltre.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.