Questo libro, in cui si sono rivisti e ampliati i contenuti dell'edizione precedente edita nel 2001, tenta di ricostruire il percorso delle idee di città e di territorio che si sono succedute nelle esperienze di pianificazione di Roma e della sua regione dall’Ottocento ad oggi e dell’impatto che hanno avuto sulla forma e sulla struttura funzionale della città e del territorio. E’ un libro dunque sulle idee, sulle grandi visioni, sui modelli di città che stanno alla base dei piani e sugli effetti che hanno prodotto sulla forma urbana, e non sulle vicende politiche, sui processi di speculazione, sulle cronache urbanistiche, di cui si è molto scritto negli anni Sessanta ma in cui il grande assente è la struttura della città, l’esame della sua organizzazione spaziale. E’ invece questo il soggetto del libro. Esso tenta di spiegare di quale idea di città o di territorio i piani siano portatori, quali siano i principi della loro composizione spaziale (dallo spazio dilatato a maglia regolare, ritmato dai “fuochi” delle grandi attrezzature urbane, dei piani dell’Ottocento; alla visione momumentale e alla reimmisione delle grandi strutture dell’antichità, nella progettazione tra le due guerre; alla visione di una città aperta nel territorio, suddivisa in grandi blocchi funzionali, e innervata, in alternativa al centro, da una successione lineare di nuovi “cuori” urbani, degli anni Sessanta; alla intangibilità della morfologia urbana esistente e della natura e alla concezione di una città policentrica, degli anni Duemila) come si colleghino tra loro e con l’evoluzione della società e degli stili di vita. E di capire altresì qual’è il senso della nuova concezione di progettazione delle città che si va facendo strada, oggi, in opposizione a quella moderna.
Roma e Lazio: idee e piani 1870-2000 Seconda edizione ampliata / Cassetti, Roberto. - STAMPA. - (2004).
Roma e Lazio: idee e piani 1870-2000 Seconda edizione ampliata
CASSETTI, Roberto
2004
Abstract
Questo libro, in cui si sono rivisti e ampliati i contenuti dell'edizione precedente edita nel 2001, tenta di ricostruire il percorso delle idee di città e di territorio che si sono succedute nelle esperienze di pianificazione di Roma e della sua regione dall’Ottocento ad oggi e dell’impatto che hanno avuto sulla forma e sulla struttura funzionale della città e del territorio. E’ un libro dunque sulle idee, sulle grandi visioni, sui modelli di città che stanno alla base dei piani e sugli effetti che hanno prodotto sulla forma urbana, e non sulle vicende politiche, sui processi di speculazione, sulle cronache urbanistiche, di cui si è molto scritto negli anni Sessanta ma in cui il grande assente è la struttura della città, l’esame della sua organizzazione spaziale. E’ invece questo il soggetto del libro. Esso tenta di spiegare di quale idea di città o di territorio i piani siano portatori, quali siano i principi della loro composizione spaziale (dallo spazio dilatato a maglia regolare, ritmato dai “fuochi” delle grandi attrezzature urbane, dei piani dell’Ottocento; alla visione momumentale e alla reimmisione delle grandi strutture dell’antichità, nella progettazione tra le due guerre; alla visione di una città aperta nel territorio, suddivisa in grandi blocchi funzionali, e innervata, in alternativa al centro, da una successione lineare di nuovi “cuori” urbani, degli anni Sessanta; alla intangibilità della morfologia urbana esistente e della natura e alla concezione di una città policentrica, degli anni Duemila) come si colleghino tra loro e con l’evoluzione della società e degli stili di vita. E di capire altresì qual’è il senso della nuova concezione di progettazione delle città che si va facendo strada, oggi, in opposizione a quella moderna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.