In questo saggio si tenta di ricostruire il vario impiego dell'oratoria nella società di Polibio, valutando così anche la vitalità delle democrazie ellenistiche. Quindi, si analizza l'attività oratoria dello stesso Polibio, per passare poi ad esaminare le strategie retoriche applicate da Polibio nelle polemiche letterarie e nel dialogo con i lettori, in particolare con la classe dirigente romana, che Polibio si sforza di indurre a trattare i popoli soggetti con moderazione. Si passano in rassegna i generi oratori presenti nelle Storie, dalle parakleseis alla vigilia delle battaglie, ai discorsi degli ambasciatori, ai discorsi deliberativi – anch'essi spesso legati a questioni di politica estera. I discorsi giudiziari risultano meno presenti, ma le tecniche suggerite dai manuali di retorica per la difesa s'incontrano talora nei discorsi politici e nei discorsi degli ambasciatori di fronte al senato – trasformatosi in una sorta di tribunale del mondo mediterraneo –, o sono impiegate direttamente dall'autore nel dialogo con i lettori. L'analisi di una serie consistente di attestazioni di serie discussioni politiche interne alle comunità, anche intorno ai tradizionali problemi dei debiti e della distribuzione delle proprietà, indica la persistente vitalità delle istituzioni democratiche, e dell'oratoria che le alimentava, nonostante i discorsi relativi siano sottorappresentati nella storia universale di Polibio, anche per le vicende della sua trasmissione. Fra i discorsi politici pronunciati da Polibio, si analizza in particolare l'intervento in favore della restituzione degli onori del re Eumene II; ma più in generale, il fatto che nelle Storie appaiano riassunti del contenuto dei discorsi pronunciati da Polibio, ne fa l'oratore ellenistico che conosciamo meglio, e più direttamente. Le abilità oratorie di Polibio vengono applicate anche alla polemica letteraria con i suoi rivali, da Timeo a Filarco; in particolare, la polemica con Filarco sulla presa di Mantinea, come quella intorno all'uccisione del tiranno Aristomaco di Argo, ricalcano le movenze di un dibattito politico, combattuto con le armi della retorica. Allo stesso modo, Polibio impiega la sua abilità retorica anche nel dialogo con i lettori: nei confronti dei Romani, si sforza di indurli al perdono per gli Achei dopo il 146, e più in generale di convincerli a rispettare il più possibile l'indipendenza dei Greci. Lo fa, anche qui, seguendo le istruzioni dei manuali di retorica. Le sue posizioni politiche, la convinzione della necessità di venire a patti con i Romani – si conclude infine – ne fanno un precursore della corrente antidemostenica riconosciuta da L. Pernot, nonostante le Storie trasmettano testimonianze di oratoria d'impronta demostenica: un paradosso frutto dell'intreccio fra oratoria, politica e storiografia nelle Storie.

Oratory in Polybius' Histories / Thornton, John. - STAMPA. - (2013), pp. 21-42. [10.1093/acprof:oso/9780199654314.003.0002].

Oratory in Polybius' Histories

THORNTON, John
2013

Abstract

In questo saggio si tenta di ricostruire il vario impiego dell'oratoria nella società di Polibio, valutando così anche la vitalità delle democrazie ellenistiche. Quindi, si analizza l'attività oratoria dello stesso Polibio, per passare poi ad esaminare le strategie retoriche applicate da Polibio nelle polemiche letterarie e nel dialogo con i lettori, in particolare con la classe dirigente romana, che Polibio si sforza di indurre a trattare i popoli soggetti con moderazione. Si passano in rassegna i generi oratori presenti nelle Storie, dalle parakleseis alla vigilia delle battaglie, ai discorsi degli ambasciatori, ai discorsi deliberativi – anch'essi spesso legati a questioni di politica estera. I discorsi giudiziari risultano meno presenti, ma le tecniche suggerite dai manuali di retorica per la difesa s'incontrano talora nei discorsi politici e nei discorsi degli ambasciatori di fronte al senato – trasformatosi in una sorta di tribunale del mondo mediterraneo –, o sono impiegate direttamente dall'autore nel dialogo con i lettori. L'analisi di una serie consistente di attestazioni di serie discussioni politiche interne alle comunità, anche intorno ai tradizionali problemi dei debiti e della distribuzione delle proprietà, indica la persistente vitalità delle istituzioni democratiche, e dell'oratoria che le alimentava, nonostante i discorsi relativi siano sottorappresentati nella storia universale di Polibio, anche per le vicende della sua trasmissione. Fra i discorsi politici pronunciati da Polibio, si analizza in particolare l'intervento in favore della restituzione degli onori del re Eumene II; ma più in generale, il fatto che nelle Storie appaiano riassunti del contenuto dei discorsi pronunciati da Polibio, ne fa l'oratore ellenistico che conosciamo meglio, e più direttamente. Le abilità oratorie di Polibio vengono applicate anche alla polemica letteraria con i suoi rivali, da Timeo a Filarco; in particolare, la polemica con Filarco sulla presa di Mantinea, come quella intorno all'uccisione del tiranno Aristomaco di Argo, ricalcano le movenze di un dibattito politico, combattuto con le armi della retorica. Allo stesso modo, Polibio impiega la sua abilità retorica anche nel dialogo con i lettori: nei confronti dei Romani, si sforza di indurli al perdono per gli Achei dopo il 146, e più in generale di convincerli a rispettare il più possibile l'indipendenza dei Greci. Lo fa, anche qui, seguendo le istruzioni dei manuali di retorica. Le sue posizioni politiche, la convinzione della necessità di venire a patti con i Romani – si conclude infine – ne fanno un precursore della corrente antidemostenica riconosciuta da L. Pernot, nonostante le Storie trasmettano testimonianze di oratoria d'impronta demostenica: un paradosso frutto dell'intreccio fra oratoria, politica e storiografia nelle Storie.
2013
Hellenistic Oratory. Continuity and change
9780199654314
oratoria; polibio; democrazie ellenistiche; retorica; polemica letteraria
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Oratory in Polybius' Histories / Thornton, John. - STAMPA. - (2013), pp. 21-42. [10.1093/acprof:oso/9780199654314.003.0002].
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/378365
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