Nel tardo medioevo il problema costituito dalle donne non sorrette da un’adeguata protezione familiare ed economicamente fragili comincia ad essere avvertito con particolare evidenza dalle società del tempo, ma in particolare in quei contesti urbani che si caratterizzavano per la presenza di folti gruppi di forenses. Roma, città da secoli centro di attrazione per pellegrini ma anche per curiali, artigiani e mercanti e quindi sede ab antiquo di fondazioni assistenziali di varia natura, è indubbiamente una realtà che ben si presta ad essere analizzata anche dal punto di vista delle forme di solidarietà e assistenza femminile. Un caso di particolare interesse è fornito dalle fondazioni tedesche, per le quali i fondi archivistici della chiesa “nazionale” di S. Maria dell’Anima e i documenti reperiti nei registri notarili cittadini hanno permesso di ricostruire nelle sue linee essenziali le dinamiche e la partecipazione femminile. In questo saggio perciò si è cercato in primo luogo di ripercorrere la storia dell’ospizio di S. Andrea (già da fine ‘300 asilo per povere donne tedesche) dal momento dell’annessione alla fondazione “teutonica” di S. Maria dell’Anima fino ai primi decenni del ‘500, storia ormai strettamente connessa con quella della fondazione ‘nazionale’ seppure non totalmente ad essa subalterna, valorizzandone la presenza femminile e il suo ruolo nello stesso ospedale dell’Anima; quindi di prendere in considerazione altre fondazioni - sia a carattere laico che di impostazione religiosa - pure rivolte all’ospitalità di donne tedesche, finora poco studiate se non addirittura del tutto ignorate: la “turris S. Caterine hospitale nuncupata”, posta nel rione S. Eustachio, anch’essa assorbita all’inizio del ‘500 dall’ospedale dell’Anima; e due congregazioni bizocali, a Roma chiamate anche “case sante”: quella delle terziarie francescane tedesche del rione Pigna apud ecclesie S. Marci, poi chiamate “le bizzoche del SS. Crocifisso” e quella – di vita più precaria – delle terziarie francescane tedesche del rione Parione.

Le donne dell'"Anima". Ospizi e case sante per le "mulieres theutonice" di Roma (secc. XV-inizi XVI) / Esposito, Anna. - STAMPA. - (2010), pp. 249-278.

Le donne dell'"Anima". Ospizi e case sante per le "mulieres theutonice" di Roma (secc. XV-inizi XVI)

ESPOSITO, Anna
2010

Abstract

Nel tardo medioevo il problema costituito dalle donne non sorrette da un’adeguata protezione familiare ed economicamente fragili comincia ad essere avvertito con particolare evidenza dalle società del tempo, ma in particolare in quei contesti urbani che si caratterizzavano per la presenza di folti gruppi di forenses. Roma, città da secoli centro di attrazione per pellegrini ma anche per curiali, artigiani e mercanti e quindi sede ab antiquo di fondazioni assistenziali di varia natura, è indubbiamente una realtà che ben si presta ad essere analizzata anche dal punto di vista delle forme di solidarietà e assistenza femminile. Un caso di particolare interesse è fornito dalle fondazioni tedesche, per le quali i fondi archivistici della chiesa “nazionale” di S. Maria dell’Anima e i documenti reperiti nei registri notarili cittadini hanno permesso di ricostruire nelle sue linee essenziali le dinamiche e la partecipazione femminile. In questo saggio perciò si è cercato in primo luogo di ripercorrere la storia dell’ospizio di S. Andrea (già da fine ‘300 asilo per povere donne tedesche) dal momento dell’annessione alla fondazione “teutonica” di S. Maria dell’Anima fino ai primi decenni del ‘500, storia ormai strettamente connessa con quella della fondazione ‘nazionale’ seppure non totalmente ad essa subalterna, valorizzandone la presenza femminile e il suo ruolo nello stesso ospedale dell’Anima; quindi di prendere in considerazione altre fondazioni - sia a carattere laico che di impostazione religiosa - pure rivolte all’ospitalità di donne tedesche, finora poco studiate se non addirittura del tutto ignorate: la “turris S. Caterine hospitale nuncupata”, posta nel rione S. Eustachio, anch’essa assorbita all’inizio del ‘500 dall’ospedale dell’Anima; e due congregazioni bizocali, a Roma chiamate anche “case sante”: quella delle terziarie francescane tedesche del rione Pigna apud ecclesie S. Marci, poi chiamate “le bizzoche del SS. Crocifisso” e quella – di vita più precaria – delle terziarie francescane tedesche del rione Parione.
2010
S. Maria dell'Anima. Zur Geschichte einer "deutschen Stiftung" in Rom
9783110231021
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Le donne dell'"Anima". Ospizi e case sante per le "mulieres theutonice" di Roma (secc. XV-inizi XVI) / Esposito, Anna. - STAMPA. - (2010), pp. 249-278.
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