L’area oggetto dello Studio di fattibilità è interna alla fascia di margine posta tra il perimetro urbano e la vallata che circonda Atessa. E' situata sul lato nord ovest, in corrispondenza dello “sperone” di Santa Croce. Essa è segnata dalla presenza di una discarica dismessa contigua al cimitero e agli antichi frutteti. Abbraccia dunque gran parte dell’area di depressione sita tra i due colli storici che compongono la struttura medievale della città. La zona di studio è in gran parte soggetta a rischio idrogeologico, e questo fatto insieme alla particolare topografia del luogo ha condotto ad un progressivo abbandono del territorio, sia dal punto di vista agricolo che urbano, provocando una cesura consistente fisica ma anche di usi e attività tra il nucleo storico e la zona di valle che circonda il nucleo stesso, fatta eccezione per il lato nord-est, punto di accesso al paese, e sud-est. L’interesse di fondo della proposta di studio è nel tentativo di superamento della dualità di fondo, caratterizzante il Borgo Storico di Atessa e il suo Hinterland, distanza e separatezza di fondo tra nucleo storico e fascia di margine. Questi due sistemi dicotomici possono e debbono entrare in connessione interrelandosi attraverso la costruzione di una rete di interventi puntuali. La proposta di riqualificazione dell’area intende privilergiare la creazione di una nuova connessione fisica e di uso, tramite l’immissione di attività in forte sintonia con culturale con il pregiato Borgo e capaci, nel contempo, di agire da elementi trainanti per lo sviluppo economico del sito: sviluppo produttivo, turistico e culturale. Si è proposto, dato il limite imposto dal Finanziamento LEADER 2006, di concentrare le risorse su un programma cospicuo e polarizzante un’azione/evento di architettura del paesaggio: un' OPERAZIONE DI LANDSCAPING come modalità primaria per riattivare equilibri economico/culturali del territorio, abbinata ad una ESPOSIZIONE NAZIONALE, "BIENNALE DEL PAESAGGIO", accompagnata dall' inserimento di installazioni commerciali, nuclei didattici e di servizio sociale, punti informativi e promozionali, connessi con le tematiche della tutela ambientale e della valorizzazione del paesaggio. L’area della discarica in particolare viene recuperata come terreno per nuove piantumazioni che si susseguono, secondo la varietà dei temi che caratterizzano ed impegnano l'evento della Biennale: 1. La "NUOVA IDENTITÀ" DELLA DISCARICA come NUOVO PARCO. 2. L'impiego DI SISTEMI DI MOBILITA' INTERNA E DI ATTRAVERSAMENTO A BASSO IMPATTO. 3. La BONIFICA DEL VERDE ESISTENTE. 4. Creazione di una COLLINA ARTIFICIALE che copre i rifiuti che diviene il CUORE DELL’ESPOSIZIONE. L'espulsione controllata del biogas diviene la matrice a scacchiera del progetto che suddivide l’area in lotti di 400 mq circa destinati ai progettisti per le istallazioni. Ogni parcella è perimetrata da micro-sentieri di visita. Agli incroci della griglia sono collocati pali che contengono i camini, alti 6/8 metri che agiscono da segnale di richiamo, illuminazione e supporto per segnaletica informativa. Tutto il sistema di espulsione del biogas è predisposto per un eventuale riciclo a scopi energetici. Il tracciato retrostante la discarica diviene strada secondaria per la zona del depuratore e dei fabbricati di servizio (cabine elettriche, superfici per l’accumulo dell’energia solare ed eventuale riconversione del biogas, ecc.). Percorrendo il percorso pedonale principale, sul lato verso Atessa il terreno viene modellato con TERRAZZAMENTI, che consolidano e riorganizzano i suoli alle pendici del colle. Sul primo terrazzamento, adiacente al percorso, sono collocati i padiglioni espositivi al coperto e i padiglioni per le attività complementari (didattica, attività socio culturali, commercio …). I terrazzamenti successivi contengono l’eventuale ESPANSIONE DI 2° FASE dell’area dell’Expò e lo spazio dedicato alle coltivazioni dei prodotti biologici e ai vivai.

Riqualificazione paesaggistica dell’area della discarica comunale dismessa del COMUNE DI ATESSA (CH). Progetto Finanziato dalla Regione Abruzzo – Programma LEADER 2006. COMMITTENTE: Comune di Atessa (CH) OGGETTO DELL'INCARICO: Studio di fattibilità / Dell'Aira, Paola Veronica; P., Misino. - (2006).

Riqualificazione paesaggistica dell’area della discarica comunale dismessa del COMUNE DI ATESSA (CH). Progetto Finanziato dalla Regione Abruzzo – Programma LEADER 2006. COMMITTENTE: Comune di Atessa (CH) OGGETTO DELL'INCARICO: Studio di fattibilità

DELL'AIRA, Paola Veronica;
2006

Abstract

L’area oggetto dello Studio di fattibilità è interna alla fascia di margine posta tra il perimetro urbano e la vallata che circonda Atessa. E' situata sul lato nord ovest, in corrispondenza dello “sperone” di Santa Croce. Essa è segnata dalla presenza di una discarica dismessa contigua al cimitero e agli antichi frutteti. Abbraccia dunque gran parte dell’area di depressione sita tra i due colli storici che compongono la struttura medievale della città. La zona di studio è in gran parte soggetta a rischio idrogeologico, e questo fatto insieme alla particolare topografia del luogo ha condotto ad un progressivo abbandono del territorio, sia dal punto di vista agricolo che urbano, provocando una cesura consistente fisica ma anche di usi e attività tra il nucleo storico e la zona di valle che circonda il nucleo stesso, fatta eccezione per il lato nord-est, punto di accesso al paese, e sud-est. L’interesse di fondo della proposta di studio è nel tentativo di superamento della dualità di fondo, caratterizzante il Borgo Storico di Atessa e il suo Hinterland, distanza e separatezza di fondo tra nucleo storico e fascia di margine. Questi due sistemi dicotomici possono e debbono entrare in connessione interrelandosi attraverso la costruzione di una rete di interventi puntuali. La proposta di riqualificazione dell’area intende privilergiare la creazione di una nuova connessione fisica e di uso, tramite l’immissione di attività in forte sintonia con culturale con il pregiato Borgo e capaci, nel contempo, di agire da elementi trainanti per lo sviluppo economico del sito: sviluppo produttivo, turistico e culturale. Si è proposto, dato il limite imposto dal Finanziamento LEADER 2006, di concentrare le risorse su un programma cospicuo e polarizzante un’azione/evento di architettura del paesaggio: un' OPERAZIONE DI LANDSCAPING come modalità primaria per riattivare equilibri economico/culturali del territorio, abbinata ad una ESPOSIZIONE NAZIONALE, "BIENNALE DEL PAESAGGIO", accompagnata dall' inserimento di installazioni commerciali, nuclei didattici e di servizio sociale, punti informativi e promozionali, connessi con le tematiche della tutela ambientale e della valorizzazione del paesaggio. L’area della discarica in particolare viene recuperata come terreno per nuove piantumazioni che si susseguono, secondo la varietà dei temi che caratterizzano ed impegnano l'evento della Biennale: 1. La "NUOVA IDENTITÀ" DELLA DISCARICA come NUOVO PARCO. 2. L'impiego DI SISTEMI DI MOBILITA' INTERNA E DI ATTRAVERSAMENTO A BASSO IMPATTO. 3. La BONIFICA DEL VERDE ESISTENTE. 4. Creazione di una COLLINA ARTIFICIALE che copre i rifiuti che diviene il CUORE DELL’ESPOSIZIONE. L'espulsione controllata del biogas diviene la matrice a scacchiera del progetto che suddivide l’area in lotti di 400 mq circa destinati ai progettisti per le istallazioni. Ogni parcella è perimetrata da micro-sentieri di visita. Agli incroci della griglia sono collocati pali che contengono i camini, alti 6/8 metri che agiscono da segnale di richiamo, illuminazione e supporto per segnaletica informativa. Tutto il sistema di espulsione del biogas è predisposto per un eventuale riciclo a scopi energetici. Il tracciato retrostante la discarica diviene strada secondaria per la zona del depuratore e dei fabbricati di servizio (cabine elettriche, superfici per l’accumulo dell’energia solare ed eventuale riconversione del biogas, ecc.). Percorrendo il percorso pedonale principale, sul lato verso Atessa il terreno viene modellato con TERRAZZAMENTI, che consolidano e riorganizzano i suoli alle pendici del colle. Sul primo terrazzamento, adiacente al percorso, sono collocati i padiglioni espositivi al coperto e i padiglioni per le attività complementari (didattica, attività socio culturali, commercio …). I terrazzamenti successivi contengono l’eventuale ESPANSIONE DI 2° FASE dell’area dell’Expò e lo spazio dedicato alle coltivazioni dei prodotti biologici e ai vivai.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/376047
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