Il pubblico dell’arte che affolla le grandi mostre e le biennali si aspetta dalla filosofia dell’arte e dall’estetica degli strumenti per comprendere meglio le opere d’arte. Ma ciò accade raramente: i filosofi si occupano di analizzare in generale i caratteri dell’esperienza estetica, di offrire una definizione dell’arte, o di indagare lo statuto dei personaggi di finzione, ma difficilmente si avventurano in un confronto diretto con le opere. Questo breve libro tenta di accorciare le distanze e di mettere in contatto diretto le acquisizione della filosofia e la produzione artistica effettiva (soprattutto quella contemporanea, considerata la più ‘difficile’ e sconcertante). Le domande a cui cerca di rispondere sono spesso molto dirette e concrete, come è nello stile della cosiddetta ‘estetica analitica’ anglo-americana (di cui il libro offre anche un panorama aggiornato): come mai, quando guardiamo una tela con sopra delle linee e dei colori riconosciamo cose, persone, paesaggi, eventi? Come facciamo a riconoscere dei personaggi fantastici che non abbiamo mai visto nella realtà? Perché mai ci emozioniamo, talvolta, fino a ridere o piangere davvero per situazioni, eventi e personaggi che sappiamo che sono frutto di finzione? Perché continuiamo a provare una certa suspense per un film che abbiamo già visto e che sappiamo come va a finire? Perché investiamo tempo, soldi, energie per seguire storie inventate, concerti, faticosi percorsi museali? Mentre dell’arte conosciamo i prezzi, ne conosciamo anche il valore? In un’alternanza tra incursioni teoriche ed esempi concreti (le Scarpe di Van Gogh e una scultura della Bourgeois, la Caduta di Icaro di Brueghel e una nuova opera permanente al ‘Museo del Novecento’ di Milano, Anna Karenina e la Mandragola…) questo libro costituisce una introduzione rapida, ma non superficiale, alle ragioni per cui vale la pena ‘pensare l’arte’.
La filosofia e le arti. Sentire, pensare, immaginare / Velotti, Stefano. - STAMPA. - 1:(2012), pp. 1-208.
La filosofia e le arti. Sentire, pensare, immaginare.
VELOTTI, Stefano
2012
Abstract
Il pubblico dell’arte che affolla le grandi mostre e le biennali si aspetta dalla filosofia dell’arte e dall’estetica degli strumenti per comprendere meglio le opere d’arte. Ma ciò accade raramente: i filosofi si occupano di analizzare in generale i caratteri dell’esperienza estetica, di offrire una definizione dell’arte, o di indagare lo statuto dei personaggi di finzione, ma difficilmente si avventurano in un confronto diretto con le opere. Questo breve libro tenta di accorciare le distanze e di mettere in contatto diretto le acquisizione della filosofia e la produzione artistica effettiva (soprattutto quella contemporanea, considerata la più ‘difficile’ e sconcertante). Le domande a cui cerca di rispondere sono spesso molto dirette e concrete, come è nello stile della cosiddetta ‘estetica analitica’ anglo-americana (di cui il libro offre anche un panorama aggiornato): come mai, quando guardiamo una tela con sopra delle linee e dei colori riconosciamo cose, persone, paesaggi, eventi? Come facciamo a riconoscere dei personaggi fantastici che non abbiamo mai visto nella realtà? Perché mai ci emozioniamo, talvolta, fino a ridere o piangere davvero per situazioni, eventi e personaggi che sappiamo che sono frutto di finzione? Perché continuiamo a provare una certa suspense per un film che abbiamo già visto e che sappiamo come va a finire? Perché investiamo tempo, soldi, energie per seguire storie inventate, concerti, faticosi percorsi museali? Mentre dell’arte conosciamo i prezzi, ne conosciamo anche il valore? In un’alternanza tra incursioni teoriche ed esempi concreti (le Scarpe di Van Gogh e una scultura della Bourgeois, la Caduta di Icaro di Brueghel e una nuova opera permanente al ‘Museo del Novecento’ di Milano, Anna Karenina e la Mandragola…) questo libro costituisce una introduzione rapida, ma non superficiale, alle ragioni per cui vale la pena ‘pensare l’arte’.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.