Il saggio si inserisce nell’ambito di un volume curato da Giorgio Simoncini, riguardante le trasformazioni urbane di Roma nel Cinquecento. La trattazione costituisce un’ampia panoramica sulle ville realizzate a Roma nel Rinascimento a partire dalla fine del Quattrocento, delineando, lungo un arco di tempo di più di un secolo, il processo di trasformazione delle aree agricole ed evidenziando, in particolare, il rapporto di architetture e giardini con il contesto urbano e territoriale. Viene così sottolineata la peculiarità della situazione romana, con un gran numero di ville situate all’interno della cinta muraria o poco fuori da essa, negli ampi spazi liberi sul luogo della città antica, divenuti disponibili con la contrazione dell’abitato medievale e ridotti a campagna. Questa condizione, unica nel panorama contemporaneo, produce effetti determinanti sulle caratteristiche delle ville. Lo studio definisce in primo luogo la distribuzione territoriale degli insediamenti, valutandone le ragioni in relazione alle strategie di sviluppo della città. Vengono inoltre considerati i rapporti tra il disegno delle ville e le principali componenti della struttura territoriale e urbana: orografia, esposizioni, visuali, percorsi, zone abitate, aree coltivate. La sintetica analisi degli esempi ritenuti più significativi è intesa a fornire un quadro delle diverse situazioni topografiche, tipologiche e progettuali e a mettere in luce le dinamiche di sviluppo e di cambiamento nel corso del secolo.

La città delle vigne, dei giardini e delle ville (fine XV-XVI secolo) / Samperi, Renata. - STAMPA. - XIII(2011), pp. 105-157.

La città delle vigne, dei giardini e delle ville (fine XV-XVI secolo)

SAMPERI, renata
2011

Abstract

Il saggio si inserisce nell’ambito di un volume curato da Giorgio Simoncini, riguardante le trasformazioni urbane di Roma nel Cinquecento. La trattazione costituisce un’ampia panoramica sulle ville realizzate a Roma nel Rinascimento a partire dalla fine del Quattrocento, delineando, lungo un arco di tempo di più di un secolo, il processo di trasformazione delle aree agricole ed evidenziando, in particolare, il rapporto di architetture e giardini con il contesto urbano e territoriale. Viene così sottolineata la peculiarità della situazione romana, con un gran numero di ville situate all’interno della cinta muraria o poco fuori da essa, negli ampi spazi liberi sul luogo della città antica, divenuti disponibili con la contrazione dell’abitato medievale e ridotti a campagna. Questa condizione, unica nel panorama contemporaneo, produce effetti determinanti sulle caratteristiche delle ville. Lo studio definisce in primo luogo la distribuzione territoriale degli insediamenti, valutandone le ragioni in relazione alle strategie di sviluppo della città. Vengono inoltre considerati i rapporti tra il disegno delle ville e le principali componenti della struttura territoriale e urbana: orografia, esposizioni, visuali, percorsi, zone abitate, aree coltivate. La sintetica analisi degli esempi ritenuti più significativi è intesa a fornire un quadro delle diverse situazioni topografiche, tipologiche e progettuali e a mettere in luce le dinamiche di sviluppo e di cambiamento nel corso del secolo.
2011
Roma. Le trasformazioni urbane nel Cinquecento. II. Dalla città al territorio
9788822260543
Roma; Rinascimento; ville
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
La città delle vigne, dei giardini e delle ville (fine XV-XVI secolo) / Samperi, Renata. - STAMPA. - XIII(2011), pp. 105-157.
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