The study aims to analyze the phenomenon of social exclusion in Europe through a regional approach. The work is structured in five chapters: the first provides an overview of the demographic context in the Europe of fifteen, pointing out some demographics of the process leading to marginalization and social exclusion, the second chapter is devoted to the search for a definition of term "exclusion" and its possible extent, on the basis of national and international literature and in the third chapter identified those areas of discomfort responsible, more than any other, the emergence of the situations of exclusion, the fourth and fifth chapters provide finally a view of the risk of social exclusion in Europe's regions, respectively, of the fifteen and Italy. The information made available by Eurostat are analyzed through composite indicators, following the known method proposed by the United Nations for the construction of the Human Development Index. The analysis shows that the risk of exclusion is not necessarily higher in regions with a low gross domestic product. In contrast, regions with conditions of greater social disadvantage are scattered in the Union and characterized by particular demographic, geographic, political as well as economic. The results also highlight the peculiarities of peripheral regions with low population density, with specific problems of accessibility and remoteness from major markets with consequent difficulties of connection (both logistical and economic) and reduce the potential for development.

Lo studio è volto ad analizzare il fenomeno dell'esclusione sociale in Europa attraverso un approccio regionale. Il lavoro è strutturato in cinque capitoli; il primo fornisce un quadro del contesto demografico nell’Europa dei quindici, sottolineando alcuni aspetti demografici del processo che porta all’emarginazione e all’esclusione sociale; il secondo capitolo è dedicato alla ricerca di una definizione del termine “esclusione” e di una sua possibile misura, sulla base della letteratura nazionale e internazionale; nel terzo capitolo vengono individuate quelle aree del disagio responsabili, più di altre, dell’emergere di situazioni di esclusione; i capitoli quarto e quinto forniscono infine una visione del rischio di esclusione sociale nelle regioni rispettivamente dell’Europa dei quindici e dell’Italia. Le informazioni rese disponibili da Eurostat sono analizzate attraverso indicatori compositi , seguendo la nota metodologia proposta dalle Nazioni Unite per la costruzione dell'Indice di Sviluppo Umano. L’analisi mostra come il rischio di esclusione non sia necessariamente maggiore nelle regioni a basso prodotto interno lordo. Al contrario, le regioni che presentano condizioni di maggiore disagio sociale sono disseminate nell’Unione e caratterizzate da particolari condizioni demografiche, geografiche, politiche, oltre che economiche. I risultati ottenuti evidenziano inoltre la peculiarità delle regioni periferiche e con bassa densità di popolazione, che presentano problemi specifici di accessibilità e di lontananza dai principali mercati con conseguenti difficoltà di collegamento (sia logistiche che economiche) e limitazione delle potenzialità di sviluppo.

Misure ed analisi dell'esclusione sociale nel panorama europeo / G., Capacci; CAGIANO DE AZEVEDO, Raimondo; Cassani, Benedetta; Giudici, Cristina. - STAMPA. - (2006), pp. 133-173.

Misure ed analisi dell'esclusione sociale nel panorama europeo

CAGIANO DE AZEVEDO, Raimondo;CASSANI, BENEDETTA;GIUDICI, CRISTINA
2006

Abstract

The study aims to analyze the phenomenon of social exclusion in Europe through a regional approach. The work is structured in five chapters: the first provides an overview of the demographic context in the Europe of fifteen, pointing out some demographics of the process leading to marginalization and social exclusion, the second chapter is devoted to the search for a definition of term "exclusion" and its possible extent, on the basis of national and international literature and in the third chapter identified those areas of discomfort responsible, more than any other, the emergence of the situations of exclusion, the fourth and fifth chapters provide finally a view of the risk of social exclusion in Europe's regions, respectively, of the fifteen and Italy. The information made available by Eurostat are analyzed through composite indicators, following the known method proposed by the United Nations for the construction of the Human Development Index. The analysis shows that the risk of exclusion is not necessarily higher in regions with a low gross domestic product. In contrast, regions with conditions of greater social disadvantage are scattered in the Union and characterized by particular demographic, geographic, political as well as economic. The results also highlight the peculiarities of peripheral regions with low population density, with specific problems of accessibility and remoteness from major markets with consequent difficulties of connection (both logistical and economic) and reduce the potential for development.
2006
Le dimensioni della povertà
9788843040421
Lo studio è volto ad analizzare il fenomeno dell'esclusione sociale in Europa attraverso un approccio regionale. Il lavoro è strutturato in cinque capitoli; il primo fornisce un quadro del contesto demografico nell’Europa dei quindici, sottolineando alcuni aspetti demografici del processo che porta all’emarginazione e all’esclusione sociale; il secondo capitolo è dedicato alla ricerca di una definizione del termine “esclusione” e di una sua possibile misura, sulla base della letteratura nazionale e internazionale; nel terzo capitolo vengono individuate quelle aree del disagio responsabili, più di altre, dell’emergere di situazioni di esclusione; i capitoli quarto e quinto forniscono infine una visione del rischio di esclusione sociale nelle regioni rispettivamente dell’Europa dei quindici e dell’Italia. Le informazioni rese disponibili da Eurostat sono analizzate attraverso indicatori compositi , seguendo la nota metodologia proposta dalle Nazioni Unite per la costruzione dell'Indice di Sviluppo Umano. L’analisi mostra come il rischio di esclusione non sia necessariamente maggiore nelle regioni a basso prodotto interno lordo. Al contrario, le regioni che presentano condizioni di maggiore disagio sociale sono disseminate nell’Unione e caratterizzate da particolari condizioni demografiche, geografiche, politiche, oltre che economiche. I risultati ottenuti evidenziano inoltre la peculiarità delle regioni periferiche e con bassa densità di popolazione, che presentano problemi specifici di accessibilità e di lontananza dai principali mercati con conseguenti difficoltà di collegamento (sia logistiche che economiche) e limitazione delle potenzialità di sviluppo.
esclusione sociale; nuts2; indicatori statistici
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Misure ed analisi dell'esclusione sociale nel panorama europeo / G., Capacci; CAGIANO DE AZEVEDO, Raimondo; Cassani, Benedetta; Giudici, Cristina. - STAMPA. - (2006), pp. 133-173.
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