L’introduzione del portfolio è avvenuta in Italia con una scarsissima problematizzazione delle caratteristiche del suo uso, concorrendo a determinare una moda effimera e un successivo rapido declino, anche sulla base dei decreti ministeriali che hanno prima introdotto e poi tolto il portfolio come pratica valutativa nelle scuole. Dalle ricerche internazionali degli ultimi dieci anni, è invece ormai chiaro che il portfolio è una delle modalità più adatte a dar conto di saperi informali e non tradizionali. Nel presente volume vengono discusse approfonditamente le ragioni, in particolare, dell’uso del portfolio digitale per dar conto dei saperi acquisiti nella vita quotidiana come, ad esempio, i saperi professionali. Si descrive poi nel dettaglio il percorso per realizzare un portfolio digitale, i cui protagonisti sono un utente di un contesto formativo o di un centro di orientamento e un tutor che a sua volta può essere un formatore oppure un orientatore. Il ruolo del tutor, con la sua capacità di entrare in relazione con l’utente al fine di costruire quel clima di fiducia che permette a quest’ultimo di con-fidarsi con lui e di discutere di temi importanti e delicati della sua vita personale e professionale, appare subito nella sua importanza. Sono infine fornite tutte le indicazioni necessarie a costruire un portfolio digitale su pagine web mediante un software editor HTML gratuito, con un’esemplificazione di un portfolio realmente realizzato.
VALUTARE LE COMPETENZE INFORMALI. Il portfolio digitale / Ajello, Anna Maria; Belardi, Cristina. - STAMPA. - (2007).
VALUTARE LE COMPETENZE INFORMALI. Il portfolio digitale
AJELLO, Anna Maria;BELARDI, CRISTINA
2007
Abstract
L’introduzione del portfolio è avvenuta in Italia con una scarsissima problematizzazione delle caratteristiche del suo uso, concorrendo a determinare una moda effimera e un successivo rapido declino, anche sulla base dei decreti ministeriali che hanno prima introdotto e poi tolto il portfolio come pratica valutativa nelle scuole. Dalle ricerche internazionali degli ultimi dieci anni, è invece ormai chiaro che il portfolio è una delle modalità più adatte a dar conto di saperi informali e non tradizionali. Nel presente volume vengono discusse approfonditamente le ragioni, in particolare, dell’uso del portfolio digitale per dar conto dei saperi acquisiti nella vita quotidiana come, ad esempio, i saperi professionali. Si descrive poi nel dettaglio il percorso per realizzare un portfolio digitale, i cui protagonisti sono un utente di un contesto formativo o di un centro di orientamento e un tutor che a sua volta può essere un formatore oppure un orientatore. Il ruolo del tutor, con la sua capacità di entrare in relazione con l’utente al fine di costruire quel clima di fiducia che permette a quest’ultimo di con-fidarsi con lui e di discutere di temi importanti e delicati della sua vita personale e professionale, appare subito nella sua importanza. Sono infine fornite tutte le indicazioni necessarie a costruire un portfolio digitale su pagine web mediante un software editor HTML gratuito, con un’esemplificazione di un portfolio realmente realizzato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.