Il museo è una tipologia architettonica che ha subìto profonde modificazioni. Pur continuando ad essere il luogo dove vengono conservati ed esposti quegli oggetti ai quali la società ha attribuito un valore speciale, esso ha acquisito nuove vesti ed è diventato scultura urbana e nuova piazza pubblica della città. La severa monumentalità del museo dell’Ottocento è stata lasciata alle spalle e i nuovi musei - dal Guggenheim Museum di Bilbao alla Tate Modern, dal museo di Kanazawa al Quay Branly, dal MAXXI al MACRO di Roma – si distinguono per la loro singolarità. La varietà dei musei non va intesa soltanto come l’indice di un nuovo ruolo urbano. Essa è anche il segno di un diverso rapporto tra contenitore e contenuto ovvero tra forma dell’edificio e oggetti in esso raccolti, che contraddice l’idea del museo come tipologia e modello unico e sempre valido. Ciò che contraddistingue l’architettura del museo, in particolar modo quella contemporanea, è l’assenza di registri compositivi precostituiti. Il volume ripercorre le tappe più significative dell’evoluzione dell’architettura del museo, dagli studi dell’architetto della Rivoluzione Étienne-Louis Boullée fino ai musei di ultima generazione, e ne individua alcune morfologie ricorrenti senza trascurare il fatto che, tra gli edifici pubblici, il museo è quello che più di ogni altro riflette alla luce dell’essere il museo, tra tutte le forme architettoniche, quella che riflette la società alla quale appartiene.
L'architettura dei musei / Criconia, Alessandra. - STAMPA. - 28:(2011), pp. 1-231.
L'architettura dei musei
CRICONIA, Alessandra
2011
Abstract
Il museo è una tipologia architettonica che ha subìto profonde modificazioni. Pur continuando ad essere il luogo dove vengono conservati ed esposti quegli oggetti ai quali la società ha attribuito un valore speciale, esso ha acquisito nuove vesti ed è diventato scultura urbana e nuova piazza pubblica della città. La severa monumentalità del museo dell’Ottocento è stata lasciata alle spalle e i nuovi musei - dal Guggenheim Museum di Bilbao alla Tate Modern, dal museo di Kanazawa al Quay Branly, dal MAXXI al MACRO di Roma – si distinguono per la loro singolarità. La varietà dei musei non va intesa soltanto come l’indice di un nuovo ruolo urbano. Essa è anche il segno di un diverso rapporto tra contenitore e contenuto ovvero tra forma dell’edificio e oggetti in esso raccolti, che contraddice l’idea del museo come tipologia e modello unico e sempre valido. Ciò che contraddistingue l’architettura del museo, in particolar modo quella contemporanea, è l’assenza di registri compositivi precostituiti. Il volume ripercorre le tappe più significative dell’evoluzione dell’architettura del museo, dagli studi dell’architetto della Rivoluzione Étienne-Louis Boullée fino ai musei di ultima generazione, e ne individua alcune morfologie ricorrenti senza trascurare il fatto che, tra gli edifici pubblici, il museo è quello che più di ogni altro riflette alla luce dell’essere il museo, tra tutte le forme architettoniche, quella che riflette la società alla quale appartiene.File | Dimensione | Formato | |
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