L’amato paesaggio della costiera amalfitana diviene in questo film di Rossellini un luogo generato al femminile, nel quale la fervida immaginazione di una “povera di spirito” traduce l’incontro occasionale con un vagabondo in un incontro divino. In una sorta di via Crucis o di pogrom, Nannina si allontana dal paese per raggiungere la chiesa in cima al monte dove, come in una stalla, darà alla luce, nuova Vergine Maria, il suo bambino. Qui, come poi nei successivi film con Ingrid Bergman, il regista affida alla protagonista la narrazione del trauma storico che ha colpito il soggetto durante e dopo il secondo conflitto mondiale. The beloved landscape of the Amalfi coast becomes in this Rossellini’s film a female-gendered place, where the lively imagination of a “poor of spirit” converts the chance encounter with a tramp into a divine encounter. In a kind of via Crucis or pogrom, Nannina walks away from the village to reach the church on the top of the mountain where, like in a cowshed, she, next Virgin Mary, will give birth to his child. There, as later for the Ingrid Bergman’s succeeding films, the director commits to the leading actress the narrative of historical trauma, by which the subject during and after World War II has been struck down.
Eia mater, fons amoris…: Landschaft und Gender in Roberto Rossellinis Il Miracolo / Fanara, Giulia. - (2010), pp. 34-60.
Eia mater, fons amoris…: Landschaft und Gender in Roberto Rossellinis Il Miracolo
FANARA, Giulia
2010
Abstract
L’amato paesaggio della costiera amalfitana diviene in questo film di Rossellini un luogo generato al femminile, nel quale la fervida immaginazione di una “povera di spirito” traduce l’incontro occasionale con un vagabondo in un incontro divino. In una sorta di via Crucis o di pogrom, Nannina si allontana dal paese per raggiungere la chiesa in cima al monte dove, come in una stalla, darà alla luce, nuova Vergine Maria, il suo bambino. Qui, come poi nei successivi film con Ingrid Bergman, il regista affida alla protagonista la narrazione del trauma storico che ha colpito il soggetto durante e dopo il secondo conflitto mondiale. The beloved landscape of the Amalfi coast becomes in this Rossellini’s film a female-gendered place, where the lively imagination of a “poor of spirit” converts the chance encounter with a tramp into a divine encounter. In a kind of via Crucis or pogrom, Nannina walks away from the village to reach the church on the top of the mountain where, like in a cowshed, she, next Virgin Mary, will give birth to his child. There, as later for the Ingrid Bergman’s succeeding films, the director commits to the leading actress the narrative of historical trauma, by which the subject during and after World War II has been struck down.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.