Il saggio muove da una ricognizione dei fondamenti teorici della questione del rapporto fra lingua e genere e analizza a questo proposito le variazioni nell’ultimo decennio registrabili nel linguaggio istituzionale. In particolare si tratta di marcature di genere e livelli di formalità, dell’uso di diminutivi, accrescitivi e alterazioni al fine di analizzare le forme in cui una nuova retorica politica si è impadronita del linguaggio dei sentimenti per e il modo in cui l’uso del femminile come strumento di denigrazione abbia trovato nuovo impulso in certo linguaggio politico e giornalistico dell’ultimo decennio
Lui (non) è la patria. L'uso dei sentimenti nel linguaggio autoritario / Cannata, Nadia. - STAMPA. - (2010), pp. 113-131.
Lui (non) è la patria. L'uso dei sentimenti nel linguaggio autoritario
CANNATA, NADIA
2010
Abstract
Il saggio muove da una ricognizione dei fondamenti teorici della questione del rapporto fra lingua e genere e analizza a questo proposito le variazioni nell’ultimo decennio registrabili nel linguaggio istituzionale. In particolare si tratta di marcature di genere e livelli di formalità, dell’uso di diminutivi, accrescitivi e alterazioni al fine di analizzare le forme in cui una nuova retorica politica si è impadronita del linguaggio dei sentimenti per e il modo in cui l’uso del femminile come strumento di denigrazione abbia trovato nuovo impulso in certo linguaggio politico e giornalistico dell’ultimo decennioI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.