‘La questione è quella del “progetto dell’esistente” nell’ottica del valore della città, soprattutto europea, in quanto stratificata. La domanda, in questo senso, è come fare. L’approfondimento delle modalità possibili costituisce il fine della mia ricerca; si tratta di un’indagine/analisi delle tecniche progettuali individuabili operata su una ricognizione dei progetti sull’esistente degli ultimi trenta anni. La premessa consiste innanzitutto nella consapevolezza che anche nelle città storiche non tutto ha eguale valenza architettonica, presupposto per un progetto di sola tutela, ma che, in moltissimi casi, il preesistente si presti ad una progettualità che promuova la successione e la stratificazione, quindi il proseguimento vitale degli edifici, isolati, agglomerati urbani. Si tratta da un lato di preservare un carattere preciso e spiccato delle città europee e dall’altro di perseguire un’idea di sostenibilità sulla scia dell’inversione di tendenza che, a partire dagli anni ’80, ha decretato la fine dell’espansione delle città ai margini, dal centro verso l’esterno/la periferia, e l’interesse crescente per l’intervento nel centro/la parte consolidata della città, cioè dall’esterno verso l’interno.’
Ri-costruzioni Ri-significazioni / Leone, Sabrina. - STAMPA. - 4:(2004), pp. 2-28.
Ri-costruzioni Ri-significazioni.
LEONE, Sabrina
2004
Abstract
‘La questione è quella del “progetto dell’esistente” nell’ottica del valore della città, soprattutto europea, in quanto stratificata. La domanda, in questo senso, è come fare. L’approfondimento delle modalità possibili costituisce il fine della mia ricerca; si tratta di un’indagine/analisi delle tecniche progettuali individuabili operata su una ricognizione dei progetti sull’esistente degli ultimi trenta anni. La premessa consiste innanzitutto nella consapevolezza che anche nelle città storiche non tutto ha eguale valenza architettonica, presupposto per un progetto di sola tutela, ma che, in moltissimi casi, il preesistente si presti ad una progettualità che promuova la successione e la stratificazione, quindi il proseguimento vitale degli edifici, isolati, agglomerati urbani. Si tratta da un lato di preservare un carattere preciso e spiccato delle città europee e dall’altro di perseguire un’idea di sostenibilità sulla scia dell’inversione di tendenza che, a partire dagli anni ’80, ha decretato la fine dell’espansione delle città ai margini, dal centro verso l’esterno/la periferia, e l’interesse crescente per l’intervento nel centro/la parte consolidata della città, cioè dall’esterno verso l’interno.’I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.