After considering the changes introduced by the constitutional reform of 2001, are passed in review the most recent decisions of the Constitutional Court and the Council of State, which also indirectly affected the general configuration of this source of law. The complex and sometimes contradictory informations received, are an opportunity to show not only theoretical difficulties, framing, due to the innovation of the constitutional provisions of Title V, but even more serious institutional issues relating to the operation of the system.

Dopo aver considerato le novità introdotte dalla riforma, con riguardo anche al problema del fondamento costituzionale della potestà regolamentare, vengono passate in rassegna le più recenti pronunce della Corte costituzionale e del Consiglio di Stato, che anche indirettamente hanno inciso sulla configurazione generale di questa fonte del diritto. Le complesse e a volte contraddittorie indicazioni provenienti dalla giurisprudenza, sono l’occasione per mostrare non solo difficoltà teoriche, di inquadramento, dovute alla stessa novità delle disposizioni costituzionali del Titolo V, ma anche questioni istituzionali più gravi, relative al funzionamento del sistema, che sono alla radice dei ricorrenti problemi di competenza che si presentano all’attenzione dei giudici. Vengono così in rilievo talune anomalie, come la “non secondarietà della fonte secondaria regolamento”; il plus-valore dell’intesa raggiunta fra Stato e Regioni in sede di Conferenza Unificata; la sovrapposizione e talvolta perfino lo scambio di ruoli fra Corte costituzionale e Consiglio di Stato, laddove l’una si trasforma in giudice anche dei regolamenti, l’altro in giudice anche delle leggi. Nel tentativo di individuare le ragioni dell’incremento della confusione di ruoli e sovrapposizione di competenze istituzionali e normative, si profila, per un verso, de facto, la frequente necessità di salvaguardare quell’interesse nazionale cancellato dalla riforma, attraverso strumenti normativi duttili, e per l’altro verso, de iure, l’incompletezza della stessa riforma, con riguardo alla rappresentanza delle Regioni e degli enti locali in Parlamento.

La potestà regolamentare statale fra previsione costituzionale e prassi / Razzano, Giovanna. - STAMPA. - (2008), pp. 204-247.

La potestà regolamentare statale fra previsione costituzionale e prassi

RAZZANO, GIOVANNA
2008

Abstract

After considering the changes introduced by the constitutional reform of 2001, are passed in review the most recent decisions of the Constitutional Court and the Council of State, which also indirectly affected the general configuration of this source of law. The complex and sometimes contradictory informations received, are an opportunity to show not only theoretical difficulties, framing, due to the innovation of the constitutional provisions of Title V, but even more serious institutional issues relating to the operation of the system.
2008
Trasformazioni della funzione legislativa
8824317596
Dopo aver considerato le novità introdotte dalla riforma, con riguardo anche al problema del fondamento costituzionale della potestà regolamentare, vengono passate in rassegna le più recenti pronunce della Corte costituzionale e del Consiglio di Stato, che anche indirettamente hanno inciso sulla configurazione generale di questa fonte del diritto. Le complesse e a volte contraddittorie indicazioni provenienti dalla giurisprudenza, sono l’occasione per mostrare non solo difficoltà teoriche, di inquadramento, dovute alla stessa novità delle disposizioni costituzionali del Titolo V, ma anche questioni istituzionali più gravi, relative al funzionamento del sistema, che sono alla radice dei ricorrenti problemi di competenza che si presentano all’attenzione dei giudici. Vengono così in rilievo talune anomalie, come la “non secondarietà della fonte secondaria regolamento”; il plus-valore dell’intesa raggiunta fra Stato e Regioni in sede di Conferenza Unificata; la sovrapposizione e talvolta perfino lo scambio di ruoli fra Corte costituzionale e Consiglio di Stato, laddove l’una si trasforma in giudice anche dei regolamenti, l’altro in giudice anche delle leggi. Nel tentativo di individuare le ragioni dell’incremento della confusione di ruoli e sovrapposizione di competenze istituzionali e normative, si profila, per un verso, de facto, la frequente necessità di salvaguardare quell’interesse nazionale cancellato dalla riforma, attraverso strumenti normativi duttili, e per l’altro verso, de iure, l’incompletezza della stessa riforma, con riguardo alla rappresentanza delle Regioni e degli enti locali in Parlamento.
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
La potestà regolamentare statale fra previsione costituzionale e prassi / Razzano, Giovanna. - STAMPA. - (2008), pp. 204-247.
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