In the philosophy of Louis Pareyson the law remains almost the unspoken word. Omit pronouncing the word does not mean, as the same Pareyson teaches exclude reflection on the core meaning of the word itself expresses. If you named the sense of a phenomenon that is done with philosophy, if you mention the sense of entitlement is being accomplished by the philosophy of law. By this he does not want to argue that Pareyson intended to systematically delineate its own philosophy of law. Rather, he wants to be brought to light the unspoken word, the right, the core of which is being investigated by Pareyson well, so take a secondary role, if you look at the entirety of the work of the philosopher. Therefore, as will be tried to show, Pareyson does not say the right but it lights the way, not only because its reflection is always directed to the issues specific to each philosophy of law worthy of the name, the freedom, the human person, the company The interpretation and the form in the first place, but also because it can be said that the law, the legal dimension of existence, remains in the philosophy of the paradigm Pareyson silent, which have, however, always refer to, although not in the urgency of his explanation.

Nella filosofia di Luigi Pareyson il diritto resta quasi la parola non detta. Omettere di pronunciare la parola non significa, come lo stesso Pareyson insegna, escludere la riflessione sul nucleo di senso che la parola stessa esprime. Se viene nominato il senso di un fenomeno è con ciò fatta filosofia, se si nomina il senso del diritto si sta compiendo opera di filosofia del diritto. Con ciò non vuole sostenersi che Pareyson abbia inteso delineare sistematicamente una propria Filosofia del diritto. Piuttosto, vuole essere portata alla luce la parola non detta, il diritto, il cui nucleo pure è indagato da Pareyson, tanto da assumere un ruolo non secondario, se si guarda all’interezza dell’opera del filosofo. Dunque, come sarà cercato di mostrare, Pareyson non dice il diritto ma ne illumina il senso, non solo in quanto la sua riflessione è rivolta sempre ai temi propri di ogni Filosofia del diritto degna del nome, la libertà, la persona umana, la società, l’interpretazione e la forma in primo luogo, ma anche perché può dirsi che il diritto, la dimensione giuridica dell'esistenza, resti nella filosofia di Pareyson il paradigma taciuto, cui dover tuttavia sempre fare riferimento, pur se nella non urgenza della sua esplicitazione.

Filosofia del diritto come ontologia della libertà. Formatività giuridica e personalità della relazione / Bartoli, Gianpaolo. - STAMPA. - (2008), pp. 7-333.

Filosofia del diritto come ontologia della libertà. Formatività giuridica e personalità della relazione

BARTOLI, GIANPAOLO
2008

Abstract

In the philosophy of Louis Pareyson the law remains almost the unspoken word. Omit pronouncing the word does not mean, as the same Pareyson teaches exclude reflection on the core meaning of the word itself expresses. If you named the sense of a phenomenon that is done with philosophy, if you mention the sense of entitlement is being accomplished by the philosophy of law. By this he does not want to argue that Pareyson intended to systematically delineate its own philosophy of law. Rather, he wants to be brought to light the unspoken word, the right, the core of which is being investigated by Pareyson well, so take a secondary role, if you look at the entirety of the work of the philosopher. Therefore, as will be tried to show, Pareyson does not say the right but it lights the way, not only because its reflection is always directed to the issues specific to each philosophy of law worthy of the name, the freedom, the human person, the company The interpretation and the form in the first place, but also because it can be said that the law, the legal dimension of existence, remains in the philosophy of the paradigm Pareyson silent, which have, however, always refer to, although not in the urgency of his explanation.
2008
9788861341388
Nella filosofia di Luigi Pareyson il diritto resta quasi la parola non detta. Omettere di pronunciare la parola non significa, come lo stesso Pareyson insegna, escludere la riflessione sul nucleo di senso che la parola stessa esprime. Se viene nominato il senso di un fenomeno è con ciò fatta filosofia, se si nomina il senso del diritto si sta compiendo opera di filosofia del diritto. Con ciò non vuole sostenersi che Pareyson abbia inteso delineare sistematicamente una propria Filosofia del diritto. Piuttosto, vuole essere portata alla luce la parola non detta, il diritto, il cui nucleo pure è indagato da Pareyson, tanto da assumere un ruolo non secondario, se si guarda all’interezza dell’opera del filosofo. Dunque, come sarà cercato di mostrare, Pareyson non dice il diritto ma ne illumina il senso, non solo in quanto la sua riflessione è rivolta sempre ai temi propri di ogni Filosofia del diritto degna del nome, la libertà, la persona umana, la società, l’interpretazione e la forma in primo luogo, ma anche perché può dirsi che il diritto, la dimensione giuridica dell'esistenza, resti nella filosofia di Pareyson il paradigma taciuto, cui dover tuttavia sempre fare riferimento, pur se nella non urgenza della sua esplicitazione.
diritto; ontologia; formatività
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Filosofia del diritto come ontologia della libertà. Formatività giuridica e personalità della relazione / Bartoli, Gianpaolo. - STAMPA. - (2008), pp. 7-333.
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