The reflection on the philosophical right gains importance in the work of Bruno Romano. Teacher to the student of philosophy of law, his research, more engaging for the entirety of the existential, dialogical turns strongly to the formation of a lawyer. The meeting with the Philosophy of Law by Bruno Romano requires the overcoming of beliefs, often trivializing, sign up to that grown in a 'shock' from the traditional dogmatic, constant reference point for the start of a renewal ideal. Main teaching turns out to be rooted in the subjectivity of the free formation of their identity. But the identity of that appointment Romano is not reducible to any of the roles, from time to time, in the contingency, each is to play and to play, the role of the jurist. A release from the compulsion to repeat, on creativity not unrealistic, but training and responsible. The dialogue with each other makes it possible to overcome a condition enslaving, liberating the individual from being forced into consuming narcissism of the ego. The reference leads to another reflection of the philosopher to think about the centrality of the phenomenon right. The law, in this reflection, can not find its validity in a purely formal or legal foundation. The essential feature of the law is appointed by the idea of ​​justice, the contents of which, as taught by the Roman Empire, is not in the availability of the will of the individual, but rather from recognition as a fundamental legal relationship

La riflessione sul diritto guadagna rilevanza filosofica nell'opera di Bruno Romano. Maestro per lo studioso di Filosofia del diritto, la sua ricerca, sempre coinvolgente per l'interezza dell'esperienza esistenziale, si rivolge con forza dialogica alla formazione del giurista. L'incontro con la Filosofia del diritto di Bruno Romano esige il superamento delle convinzioni, spesso banalizzanti, fino a quel segno coltivate, in una 'scossa' dalla dogmatica tradizionale, punto di riferimento costante per l'avvio di un rinnovamento ideale. Insegnamento principale si rivela essere il radicamento nella soggettività della formazione libera della propria identità. Ma l'identità che nomina Romano non è riducibile ad alcuno dei ruoli che, di volta in volta, nella contingenza, ognuno si trova a ricoprire e a svolgere, anche il ruolo del giurista. Una liberazione dalla coazione a ripetere, verso una creatività non velleitaria, bensì formativa e responsabile. Il dialogo con l'altro rende possibile il superamento di una condizione assoggettante, liberando il singolo dall'essere costretto nel narcisismo consumante dell'io. Il riferimento all'altro conduce la riflessione del filosofo a pensare la centralità del fenomeno diritto. Il diritto, in questa riflessione, non trova la propria validità in un fondamento formale o meramente legale. Il tratto essenziale del diritto viene nominato dall'idea di giustizia, il cui contenuto, come insegna Romano, non è nella disponibilità della volontà dei singoli, ma è costituito dal riconoscimento, come relazione giuridica fondamentale

Luhmann, Heidegger e Nietzsche nella filosofia del diritto di Bruno Romano / Bartoli, Gianpaolo. - STAMPA. - (2007), pp. 65-107.

Luhmann, Heidegger e Nietzsche nella filosofia del diritto di Bruno Romano

BARTOLI, GIANPAOLO
2007

Abstract

The reflection on the philosophical right gains importance in the work of Bruno Romano. Teacher to the student of philosophy of law, his research, more engaging for the entirety of the existential, dialogical turns strongly to the formation of a lawyer. The meeting with the Philosophy of Law by Bruno Romano requires the overcoming of beliefs, often trivializing, sign up to that grown in a 'shock' from the traditional dogmatic, constant reference point for the start of a renewal ideal. Main teaching turns out to be rooted in the subjectivity of the free formation of their identity. But the identity of that appointment Romano is not reducible to any of the roles, from time to time, in the contingency, each is to play and to play, the role of the jurist. A release from the compulsion to repeat, on creativity not unrealistic, but training and responsible. The dialogue with each other makes it possible to overcome a condition enslaving, liberating the individual from being forced into consuming narcissism of the ego. The reference leads to another reflection of the philosopher to think about the centrality of the phenomenon right. The law, in this reflection, can not find its validity in a purely formal or legal foundation. The essential feature of the law is appointed by the idea of ​​justice, the contents of which, as taught by the Roman Empire, is not in the availability of the will of the individual, but rather from recognition as a fundamental legal relationship
2007
Il cammino del diritto. Interpretazioni dell'itinerario speculativo di Bruno Romano
9788861340435
La riflessione sul diritto guadagna rilevanza filosofica nell'opera di Bruno Romano. Maestro per lo studioso di Filosofia del diritto, la sua ricerca, sempre coinvolgente per l'interezza dell'esperienza esistenziale, si rivolge con forza dialogica alla formazione del giurista. L'incontro con la Filosofia del diritto di Bruno Romano esige il superamento delle convinzioni, spesso banalizzanti, fino a quel segno coltivate, in una 'scossa' dalla dogmatica tradizionale, punto di riferimento costante per l'avvio di un rinnovamento ideale. Insegnamento principale si rivela essere il radicamento nella soggettività della formazione libera della propria identità. Ma l'identità che nomina Romano non è riducibile ad alcuno dei ruoli che, di volta in volta, nella contingenza, ognuno si trova a ricoprire e a svolgere, anche il ruolo del giurista. Una liberazione dalla coazione a ripetere, verso una creatività non velleitaria, bensì formativa e responsabile. Il dialogo con l'altro rende possibile il superamento di una condizione assoggettante, liberando il singolo dall'essere costretto nel narcisismo consumante dell'io. Il riferimento all'altro conduce la riflessione del filosofo a pensare la centralità del fenomeno diritto. Il diritto, in questa riflessione, non trova la propria validità in un fondamento formale o meramente legale. Il tratto essenziale del diritto viene nominato dall'idea di giustizia, il cui contenuto, come insegna Romano, non è nella disponibilità della volontà dei singoli, ma è costituito dal riconoscimento, come relazione giuridica fondamentale
Diritto; società; filosofia
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Luhmann, Heidegger e Nietzsche nella filosofia del diritto di Bruno Romano / Bartoli, Gianpaolo. - STAMPA. - (2007), pp. 65-107.
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