Le disparità economiche e sociali hanno condizionato a lungo, e ancora influenzano, lo sviluppo dei paesi dell’Unione europea. La loro evoluzione nel tempo e nello spazio è stata oggetto di approfonditi studi che, oltre ad analizzare cause ed effetti degli squilibri economici intra e interregionali, esaminano le ricadute che il processo di integrazione europea ha su tali disuguaglianze (Barro e Sala-i-Martin 1991; Cuadrado Roura 2001; De La Fuente, 2000; Leonardi 1998; Krugman e Venables 1990; Quah 1995; Rodrìguez-Pose 2004; ecc.). La copiosa letteratura non offre tuttavia, interpretazioni univoche sull’evoluzione e sulla distribuzione degli squilibri economici regionali e ancora non è certo se tutti i paesi e le regioni europee stiano beneficiando allo stesso modo del processo di integrazione, oppure se, al contrario, questa stia favorendo lo sviluppo di alcuni territori a discapito di altri ed in generale che effetti l’integrazione produca sulla geografia economica dell’Europa. Il lavoro di ricerca si inserisce in questo quadro con l’obiettivo di tracciare l’evoluzione, negli anni che vanno dal 1977 al 2005, dei divari regionali e degli squilibri economici a livello di Unione europea (UE-12) e all’interno dei singoli Stati che la compongono, tenendo conto dei riflessi che questi hanno sul processo di integrazione e cercando di proporre una lettura geografica che tenesse in considerazione le modificazioni in atto a scala europea, nazionale e regionale.
Integrazione europea e squilibri regionali / Sanna, VENERE STEFANIA. - STAMPA. - (2009), pp. 75-94.
Integrazione europea e squilibri regionali
SANNA, VENERE STEFANIA
2009
Abstract
Le disparità economiche e sociali hanno condizionato a lungo, e ancora influenzano, lo sviluppo dei paesi dell’Unione europea. La loro evoluzione nel tempo e nello spazio è stata oggetto di approfonditi studi che, oltre ad analizzare cause ed effetti degli squilibri economici intra e interregionali, esaminano le ricadute che il processo di integrazione europea ha su tali disuguaglianze (Barro e Sala-i-Martin 1991; Cuadrado Roura 2001; De La Fuente, 2000; Leonardi 1998; Krugman e Venables 1990; Quah 1995; Rodrìguez-Pose 2004; ecc.). La copiosa letteratura non offre tuttavia, interpretazioni univoche sull’evoluzione e sulla distribuzione degli squilibri economici regionali e ancora non è certo se tutti i paesi e le regioni europee stiano beneficiando allo stesso modo del processo di integrazione, oppure se, al contrario, questa stia favorendo lo sviluppo di alcuni territori a discapito di altri ed in generale che effetti l’integrazione produca sulla geografia economica dell’Europa. Il lavoro di ricerca si inserisce in questo quadro con l’obiettivo di tracciare l’evoluzione, negli anni che vanno dal 1977 al 2005, dei divari regionali e degli squilibri economici a livello di Unione europea (UE-12) e all’interno dei singoli Stati che la compongono, tenendo conto dei riflessi che questi hanno sul processo di integrazione e cercando di proporre una lettura geografica che tenesse in considerazione le modificazioni in atto a scala europea, nazionale e regionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.